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Accordi da 100 miliardi, Putin e Xi mai così vicini

vicini Dal settore militare a quello energetico, tra Russia e Cina l'intesa è massima. A discapito degli Usa

Obama, Putin e Xi Jinping
Obama, Putin e Xi Jinping

Dal settore politico a quello militare, dal comparto energetico alla tecnologia, transitando dallo sviluppo culturale fino ad arrivare agli aspetti di economia pura. La crisi ucraina e le sanzioni occidentali hanno generato un impulso di cooperazione tra Russia e Cina senza precedenti. Tutto questo mentre Pechino, dopo aver vissuto la globalizzazione in modo passivo, da fabbrica del mondo, si sta aprendo all'esterno come mai accaduto prima. Il vertice di Mosca tra Vladimir Putin e Xi Jinping, informale lunedì, ufficiale ieri, è stato quindi fondamentale per mettere nero su bianco su una serie di accordi abbozzati dai due Paesi nel corso del forum «One Belt One Road» del 14 e 15 maggio a Pechino. Gli scambi bilaterali si elevano attorno all'equivalente di 100 miliardi di dollari (10 miliardi da qui a fine anno), una cifra destinata a raddoppiare entro il 2020.

«Gli aspetti economici sono sempre al centro della nostra attenzione - ha spiegato Putin a margine del summit - ma ci occupiamo di molte altre questioni. È importante l'unione dei nostri sforzi sull'arena internazionale, nella sfera della sicurezza, nella lotta contro le minacce e nelle sfide moderne». Il presidente cinese rivolgendosi a Putin ha ricordato che «tra tutti i leader stranieri con lei ho il rapporto più stretto. In questi anni ci siamo incontrati 22 volte, a dimostrazione del carattere speciale della nostra cooperazione». La decisione russa di aderire alla Banca asiatica d'investimento per le infrastrutture, creata dalla Cina, rivela come il governo russo abbia decisamente puntato il timone verso est, minacciando il predominio statunitense nell'area. Non a caso nei rapporti bilaterali Cina-Russia, Cina-Corea del Sud e Giappone-India, quelle che si stanno sviluppando meglio sono le relazioni fra Mosca e Pechino. Il 20 dicembre del 2019 diventerà operativo il gasdotto «Power of Siberia» per l'esportazione di gas russo alla Cina. I due Paesi inoltre hanno anche firmato un accordo di cooperazione in ambito spaziale che prevede un programma congiunto di esplorazione della Luna. Un altro aspetto tutt'altro che trascurabile è quello militare. Putin e Xi Jinping hanno discusso anche dell'ennesimo atto di forza (missile intercontinentale verso il Giappone) perpetrato dal dittatore nordcoreano Kim Jong-un, concordando di premere in modo congiunto per un vera soluzione della questione nella penisola coreana tramite il dialogo e il negoziato.

I due leader hanno nuovamente condannato il sistema missilistico statunitense Thaad installato in Corea del Sud. La struttura è motivata dagli Usa con la necessità di proteggere la parte meridionale della penisola dalla minaccia nordcoreana. Per Putin e Xi rappresenta invece un pericolo per il precario equilibrio nella regione.

Equilibrio che potrebbe trasformarsi in una nuova Guerra Fredda nel caso in cui dovessero attivare una serie di esercizi militari congiunti nel Mar Giallo.

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