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Le "amazzoni" di Kim per suonare ai Giochi. Ma Seul non ci sta

Sì all'orchestra di 140 elementi, la band di donne canterà le gesta del regime

Le "amazzoni" di Kim per suonare ai Giochi. Ma Seul non ci sta

Ci sarà anche un'orchestra nordcoreana di 140 elementi alle Olimpiadi invernali di Pyeongchang in Corea del Sud che si apriranno il prossimo 9 febbraio. È questo il primo risultato concreto dei colloqui tra le delegazioni delle due Coree, la cui prima sessione si è tenuta ieri presso il posto di confine di Panmunjom nella zona demilitarizzata al 38° parallelo. L'orchestra Samjiyon terrà concerti a Seul e a Gangneung, località a circa 240 chilometri a est della capitale, che ospiterà alcune gare dei Giochi. Rimane invece aperto il contenzioso sulla possibile presenza di un altro gruppo musicale nordcoreano, la band femminile Moranbong. Questo gruppo, le cui componenti sono state scelte personalmente dal dittatore Kim Jong-un, è molto popolare in Corea del Nord: esegue in stile pop-socialista canzoni patriottiche e brani in lode del Numero Uno, ma anche temi occidentali come la colonna sonora del film «Rocky» con Sylvester Stallone. A Seul vogliono comprensibilmente evitare di ritrovarsi eseguiti ai Giochi brani che esaltano il regime di Pyongyang, e magari (come già le Moranbong hanno fatto) i grandi successi del programma militare nucleare nordcoreano. Di questo e di altro si discuterà a Panmunjom domani in un secondo incontro intercoreano. Le due delegazioni sono inoltre attese sabato prossimo a Losanna, la città svizzera sede del Comitato Internazionale Olimpico, per discutere della partecipazione ai Giochi della Corea del Nord.

Sul fronte americano, invece, il presidente Trump ripete che con Pyongyang «sono in corso incontri importanti e molte cose possono succedere», ma al tempo stesso secondo il New York Times le forze d'elite degli Stati Uniti si stanno preparando a sferrare - se lo riterranno inevitabile - un attacco militare alla Corea del Nord.

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