Elezioni Regionali 2019

Basilicata oggi al voto Berlusconi ai suoi: "Serve l'ultimo sforzo"

Prova del nove in vista delle Europee Il Ppe: no alleanze con Salvini e sovranisti

Basilicata oggi al voto Berlusconi ai suoi: "Serve l'ultimo sforzo"

Silvio Berlusconi chiede ai suoi «un ultimo sforzo», alla vigilia del voto di oggi in Basilicata. Strappare la regione al centrosinistra, che l'ha governata dal 1995, e aggiungerla alle 10 guidate dal centrodestra, sarebbe un segnale forte anche a livello nazionale e dimostrerebbe che pure in terra lucana il M5S è fuori gioco. Una vittoria soprattutto per Forza Italia, che nella coalizione ha indicato l'ex generale della Guardia di Finanza Vito Bardi come candidato-governatore.

Il leader azzurro si è speso personalmente in due visite e la terza è saltata solo per l'operazione per un'ernia. Ora, dal San Raffaele di Milano, dov'è in convalescenza fino a domani, aspetta di vedere i risultati dell'impegno sul territorio, dove negli ultimi giorni di campagna elettorale sono scesi in campo un po' tutti i big del partito, dal vicepresidente Antonio Tajani alla capogruppo del Senato Anna Maria Bernini, al suo vice Lucio Malan, che hanno incontrato le categorie produttive schierate sotto i simbolo di Fi.

Tra martedì e mercoledì Berlusconi potrebbe tornare a Roma per fare il punto sulla campagna elettorale e le liste per le Europee e le amministrative, oltre a preparare l'Assemblea nazionale azzurra del 30 marzo all'Eur. Il nodo da sciogliere dopo il voto in Basilicata rimane quello del candidato governatore in Piemonte, che Fi ha già indicato in Alberto Cirio, ma ancora senza l'ok di Salvini.

Nella sede regionale di Potenza, nel giorno del silenzio, il coordinatore di Fi Giuseppe Moles lavora agli ultimi adempimenti e si respira ottimismo. «La gente passa e, dalla porta, ci dice: In bocca al lupo, non era mai capitato e la sensazione è buona, per non parlare dei sondaggi cui non credo per scaramanzia». Raccontano di 9-10 punti di vantaggio del centrodestra, degli ultimi comizi del Pd a Potenza e Matera, per lo sfidante di Bardi, Carlo Trerotola, ben poco affollati e della visita in un paese lucano del vicepremier Luigi Di Maio per sostenere Antonio Mattia del M5S, annullata per «impegni istituzionali», quando in piazza non arrivavano ad una ventina.

Il centrodestra sente il successo in tasca, ma l'ultima parola sarà oggi quando gli elettori sceglieranno con le preferenze i 20 componenti del Consiglio regionale e il nuovo presidente. Se raggiungerà il 40% dei voti, avrà tra i 12 e i 14 seggi; con il 30%, 11 seggi; sotto, 10.

La sfida tra concorrenti governatori, tutti non politici di professione, sarà l'ultimo voto prima delle europee del 26 maggio. La vera battaglia che può ridisegnare gli equilibri a Bruxelles ma anche a Roma. Ieri Manfred Weber, candidato del Ppe alla guida della nuova Commissione Ue, ha spiegato a Repubblica di escludere «qualsiasi alleanza con Salvini, Le Pen o Kaczynski», il fronte sovranista che per lui non avrà «incarichi di peso all'Europarlamento, come le vicepresidenze». Weber guarda invece a socialisti, liberali e verdi. «Tutti gli estremisti e nazionalisti - dice - sono miei nemici. Nei programmi di Salvini e Kaczynski non vedo un impegno a un'Europa più forte».

Fi, intanto, va avanti nella stagione dei congressi provinciali, ieri per Roma Capitale, oggi nella provincia e poi a Perugia, Teramo, Macerata, Fano, Ancona.

Per la Calabria il candidato governatore sarà Mario Occhiuto.

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