Elezioni Regionali 2019

Basilicata, il programma M5s copiato da un dalemiano

Intere parti identiche a un testo di «Italianieuropei» La scusa: «La bibliografia era in un altro allegato»

Basilicata, il programma M5s copiato da un dalemiano

Ci sono cascati, di nuovo. Il programma del Movimento Cinque Stelle per la Basilicata, dove si voterà il 24 marzo prossimo, è in parte copiato letteralmente da un articolo scritto undici anni fa da un attuale consigliere regionale marchigiano di Articolo 1 - Mdp. Interi paragrafi del «piano di sviluppo economico e sociale 2019-2024» del M5s lucano sono identici a un testo di Gianluca Busilacchi, ex esponente del Pd, intitolato «Il welfare delle capacità» e pubblicato il 9 ottobre 2008 sul sito di Italianieuropei, fondazione di cultura politica presieduta da Massimo D'Alema. Come denunciato sul sito Tpi da Lorenzo Tosa, ex capo comunicazione del M5s in Liguria, il copia e incolla grillino si è concentrato su due parti della riflessione scritta da Busilacchi. Scrive il consigliere regionale dalemiano: «L'approccio delle capacità, introdotto dal premio Nobel Amartya Sen, costituisce ormai un punto di riferimento all'interno dell'apparato teorico volto a definire strumenti di politiche pubbliche nella lotta alla povertà. Nella valutazione del benessere individuale, esso sposta l'attenzione dai mezzi (il reddito), ai fini (libertà sostanziale)».

Sono le stesse parole utilizzate dal candidato grillino in Basilicata Antonio Mattia a pagina 43 del suo programma su welfare e lavoro. Tutto, naturalmente, senza citazioni né indicazioni di fonti. Si prosegue nella lettura dell'articolo di Busilacchi, che è stato direttore dell'Ires Marche ed è professore di Sociologia all'Università di Macerata, e troviamo un altro spezzone di testo copiato pari pari. I grillini lucani utilizzano il linguaggio tecnico-scientifico dell'accademico iscritto a Mdp, con frasi come «In tali valutazioni, il benessere, individuale o aggregato, viene misurato non tanto sulla scorta delle variabili solitamente utilizzate (come il reddito, il consumo o i bisogni sociali), quanto invece su ciò che Sen chiama le capabilities of function degli individui».

Busilacchi, molto vicino politicamente al deputato lucano di Mdp Roberto Speranza, con Il Giornale commenta: «Faccio politica da molti anni ed è evidente che io non mi sarei mai prestato a fornire un contributo al loro programma, nemmeno se me l'avessero chiesto, perché noi abbiamo un altro candidato in Basilicata. E probabilmente non hanno inserito la fonte proprio per questo motivo, diciamo che per chi predica l'onestà questo è l'ennesimo autogol». Una fonte qualificata all'interno dello staff del candidato presidente Mattia, invece minimizza: «Mancano solo le virgolette e la bibliografia che era in un allegato a parte, è solo una polemica da parte di un ex 5 Stelle».

Fatto sta che, in tema di programmi elettorali, non è il primo scivolone dei pentastellati. Prima delle elezioni politiche dell'anno scorso, Il Post in un'inchiesta aveva dimostrato come intere parti del programma nazionale erano state copiate da diverse fonti mai citate, come Wikipedia, svariati articoli di giornali e anche da un'interrogazione parlamentare di un senatore del Partito Democratico. Qualche mese dopo, ad agosto, si è scoperto che il candidato sindaco del M5s ad Avellino Vincenzo Ciampi aveva trascritto letteralmente le linee programmatiche del candidato del centrodestra a Verona Federico Sboarina, eletto primo cittadino nel 2017. Ma non ci sono solo plagi: ad aprile 2018 il Movimento aveva modificato la versione del programma per le politiche inserita sul sito a febbraio durante la campagna elettorale.

E adesso l'ultima di una lunga serie di gaffe.

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