Russia 2018

Bianco, sordo e indovino Il gatto Achille è una star

Il felino ha già azzeccato il risultato della scorsa Confederations cup. Ora è protagonista ai Mondiali

Bianco, sordo e indovino Il gatto Achille è una star

Oscar Grazioli

Ora che l'Italia è fuori dai giochi, ci si chiede chi vincerà i mondiali. Sarà CR7 (Cristiano Ronaldo) che, con le sue prodezze aliene, condurrà il Portogallo a sollevare la coppa? Sarà l'Argentina di quell'altro marziano di Messi? Forse prevarrà la fantasia del Brasile, il fraseggio ammaliante della Spagna, la solidità dei teutonici? Ben pochi hanno certezze, a parte Achille, il gatto bianco che vive dentro il museo dell'Hermitage di San Pietroburgo. Un gatto - si dice - con poteri psichici e telepatici molto sviluppati.

I pronostici sono, da sempre, parte integrante di molte gare e sono diventati ancora più popolari con lo sviluppo di Internet, dove basta un clic per scommettere cifre importanti su quasi ogni evento. A ipotizzare vittorie o sconfitte non sono solo i commentatori e gli anchorman televisivi, ma si chiamano in causa animali dotati di misteriosi poteri, come accadde per Paul, il polpo divinatore che azzeccava ogni previsione durante i campionati del Sudafrica nel 2010. Dalla sua teca di acqua marina dove era custodite ad Oberhausen, in Germania, Paul indovinò l'esito delle sette partite della squadra tedesca e, ormai diventato la «personalità» più famosa di quella coppa del mondo, gli fu chiesto anche l'esito di una partita che non riguardava la nazionale tedesca, ovvero la finale tra Olanda e Spagna. Messo davanti alle due scatole con le rispettive bandiere nazionali, Paul aprì senza indugio quella della Spagna, mangiando avidamente le sue ostriche e i suoi molluschi. E la Spagna vinse, consegnando al polpo la palma dell'animale con la capacità di indovinare il 100% dei risultati.

A fare gli onori di casa, in Russia e a tentare l'emulazione delle prodezze divinatorie di Paul, c'è ora Achille, gatto bianco e sordo che, proprio per questa sua anomalia fisica, per i cronisti sovietici significa che non sarà facilmente distratto dagli astanti, mentre fa la sua predizione. La Russia e l'Arabia Saudita si erano incontrate solo una volta, nell'ottobre 1993, durante una partita amichevole che il paese mediorientale vinse per 4-2. La Russia, tra l'altro, non ha vinto nessuna delle ultime cinque partite della coppa del mondo. Un cavallo un po' zoppo su cui puntare. Eppure, Achille, messo davanti alle due ciotole con le bandierine delle nazionali, ha avuto poche esitazioni. Si è tuffato sulle crocchette della nazionale sovietica che infatti ha fatto polpette della nazione contendente.

Di lui si è occupato anche la BBC e la faccenda si fa seria, perché, secondo la celebre emittente britannica, Achille avrebbe previsto con precisione i vincitori della Confederations Cup 2017. Riuscirà la star felina russa a emulare le gesta di Paul, il polpo italiano? Sì era italiano e non tedesco, come volevano i crucchi. Veniva dall'Isola d'Elba. Ci lascino almeno questa gloria. L'unica cosa che preoccupa Achille è che Paul è morto poco dopo le sue previsioni e questo non lo aveva previsto.

Chissà che Achille non ne sbagli volontariamente qualcuna, giusto per scaramanzia.

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