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Le bombe americane non fermano le stragi

I miliziani del Califfato conquistano nuove posizioni. E continuano i massacri

Nelle ultime 24 ore le forze della coalizione anti-Isis guidata dagli Usa hanno compiuto 13 raid aerei in Siria e 10 in Iraq contro postazioni dello Stato Islamico.

Lo rende noto il Comando centrale statunitense, precisando che sono stati presi di mira obiettivi nei pressi di al Hasakah e Kobane, e in Iraq, con altri dieci raid, nei pressi di Bayji, Falluja, Mosul, Ramadi, Sinjar e Tal Afar. Come anticipato lo scorso mese, il Pentagono ha inviato in Iraq 2.000 razzi anti-carro AT-4 ma ne hanno consegnato solo 1.000 direttamente a Baghdad. Gli AT-4, razzi anti-carro a spalla, sono considerati l'arma migliore per fermare i veicoli blindati imbottiti di tonnellate di esplosivo che Isis ha usato come arieti per distruggere le postazione fortificate di Ramadi e conquistare la città. Nessun'arma leggera è stata in grado di fermare questi camion, spesso buldozer, bomba blindati. Ma l'orrore perpetrato dei miliziani dal drappo nero, continua ad abbattersi anche sui civili. In Siria una donna è stata lapidata islamico dopo essere stata accusata di adulterio. Dell'esecuzione, avvenuta nel nord est del Paese, dà notizia l'Osservatrio siriano dei diritti umani. Miliziani dell'Isis hanno massacrato a pietrate la condannata fino alla sua morte, nell'area della «antica chiesa» nella città di Al Bukamal della provincia di Deir al Zur, al confine con l'Iraq. Sempre domenica, nella località di Al Mayadin della stessa provincia, gli islamisti hanno ucciso a colpi di arma da fuoco quattro giovani ai quali erano state contestate varie accuse. Un quinto, accusato di «pratiche indecenti con un altro uomo», è stato gettato nel vuoto dal tetto di un edifizio, punizione che l'Isis riserva agli omosessuali. Secondo l'Osservatorio, negli ultimi quattro giorni gli islamisti hanno ucciso 464 persone nei territori siriani sotto il loro controllo.

E l'avanzata del terrore non si ferma. Miliziani dello Stato islamico nelle ultime 24 ore, hanno conquistato altro terreno nel nord della Siria, vicino Aleppo, contro postazioni di insorti anti-regime, mentre l'aviazione governativa siriana bombardava le stesse postazioni facilitando così l'avanzata dei terroristi. È poi dia lmeno 50 morti il bilancio dell'attentato in un mercato di bestiame a Maiduguri, capitale dello stato del Borno, nel nord-est della Nigeria.

Una bomba che probabilmente porta la firma del gruppo islamista di Boko Haram.

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