Mondo

"Brexit, regalo da 20 miliardi alla sanità"

Annuncio in tv della premier May: «Meno fondi all'Ue e più al sistema pubblico»

"Brexit, regalo da 20 miliardi alla sanità"

Londra Un regalo di compleanno da 20 miliardi, per cinque anni consecutivi. Così ieri, la premier britannica Theresa May ha annunciato in tv il nuovo finanziamento riservato al servizio sanitario nazionale che proprio quest'anno compie settant'anni. Il primo ministro ha spiegato che i soldi extra arriveranno in parte come «dividendo dalla Brexit», ma ha fatto capire che sarà anche necessario un aumento delle tasse, ancora da definire. Quell'incremento del budget annuale - che attualmente è di 114 miliardi del 3,4 per cento è sicuramente meglio di niente, ma continua a essere inferiore a quello medio previsto per i servizi sanitari al momento della loro creazione, nel 1948, come ha fatto notare la Bbc.

All'interno del finanziamento vi sono dei fondi anche per la Scozia, il Galles e l'Irlanda del Nord sebbene i governi dei primi due potranno decidere autonomamente come verranno spesi. Con lo stesso denaro dovranno inoltre venir rivisti i servizi sociali dei Comuni, ormai insufficienti. «Dobbiamo poter garantire un piano decennale per la Sanità - ha spiegato Theresa May - e dev'essere un piano di prima classe, più medici e più infermieri. Per assicurare tutto ciò sono necessari dei fondi extra». Poco l'entusiasmo suscitato dall'annuncio, molti invece i dubbi e le polemiche, non solo da parte dell'opposizione, ma anche da alcuni membri conservatori. Va detto che May è stata molto vaga nello spiegare dove il governo troverà i soldi extra. Sul «dividendo da Brexit» la premier ha ricordato la scritta del bus londinese di Boris Johnson ai tempi della campagna referendaria, che prometteva 350 milioni di sterline a settimana in contanti una volta usciti dall'Europa. «Posso dirvi che quello che sto annunciando ha dichiarato significa che nel 2023-24 ci saranno 600 milioni in più nelle casse del servizio ogni settimana e questo perché non dovremo più sprecare soldi per l'Unione».

A crederle però sono in pochi, a partire dallo stesso Johnson che sa come il governo per uscire abbia accettato un impegno finanziario che indebolirà le attuali finanze per molti anni a venire. La presidente conservatrice della commissione della Camera per la salute e i servizi sociali Sarah Wollanston ha bollato l'idea del «dividendo Brexit» come una «fesseria», mentre Chris Hopson, direttore esecutivo di NHS providers, che rappresenta la fondazione ha definito il finanziamento «il minimo necessario, visto tutto quello che deve recuperare». E c'è chi si spinge a ipotizzando che l'annuncio sia un tentativo politico di salvare la premiership della May dal collasso.

L'Observer prende nota dei commenti di alcuni deputati Remainers sul tempismo delle dichiarazioni di May proprio qualche giorno prima che la legge su Brexit ritorni in Parlamento.

Commenti