La cannabis terapeutica è "di Stato". Stop alle bollette pay-tv a 28 giorni

Il Servizio sanitario coprirà le ricette per la terapia del dolore. E Fi trova 70 milioni per gli straordinari delle forze di polizia

La cannabis terapeutica è "di Stato". Stop alle bollette pay-tv a 28 giorni

Roma - Le prescrizioni per le terapie a base di cannabis contro il dolore saranno a carico del Servizio sanitario nazionale, stop alla fatturazione delle bollette ogni 28 giorni per telecomunicazioni e tv a pagamento, l'equo compenso viene esteso a tutti i professionisti e arriva la sanatoria fiscale per gli ex residenti all'estero e i transfrontalieri. Sono alcune delle principali novità del decreto fiscale collegato alla manovra su cui il governo si appresta a chiedere la fiducia nell'Aula del Senato che ieri ne ha iniziato l'esame.

Per buona sorte dei contribuenti è stato ritirato nella notte tra martedì e mercoledì l'emendamento del relatore Silvio Lai (Pd) sulla riforma delle Agenzie fiscali che prevedeva che le Entrate potessero trattenere una percentuale dello 0,823% sugli incassi incentivando il Fisco a perseguitare i cittadini. Lai ha spiegato che il rinvio è stato causato da problemi tecnici legati alla governance dell'Agenzia, ma in realtà (come documentato dal Giornale) sono stati gli esponenti di Ala-Sc e dell'opposizione a «bombardare» una norma che avrebbe sancito la riconciliazione del Pd con Mdp la cui stella polare in ambito fiscale è Vincenzo Visco.

La novità più rilevante, pertanto, è l'inclusione nei costi coperti dal servizio sanitario nazionale delle preparazioni prescritte dal medico per la terapia contro il dolore. In questo modo sarà possibile lo sviluppo di nuove preparazioni a base di cannabis per la distribuzione nelle farmacie, dietro ricetta medica non ripetibile. In arrivo 2,3 milioni di euro, a carico dei fondi di riserva del Mef, per assicurare la produzione e trasformazione di cannabis a uso medico da parte dello stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze

Sancito, inoltre, lo stop alla fatturazione delle bollette ogni 28 giorni per la telefonia, le pay tv, e Internet ma non per luce e gas. Il periodo mensile o suoi multipli diventa lo «standard minimo» dei contratti. Gli operatori dovranno adeguarsi entro 120 giorni dall'approvazione e, in caso di violazione è previsto un rimborso forfettario di 50 euro per ogni utente, maggiorato di un euro per ogni giorno successivo alla scadenza del termine imposto dall'Authority delle Comunicazioni. Raddoppiano pure le sanzioni: da un minimo di 240mila euro a un massimo di 5 milioni. Come detto, la disciplina dell'equo compenso prevista per gli avvocati viene estesa a tutti i professionisti, inclusi quelli non iscritti a ordini o albi. Anche la pubblica amministrazione dovrà seguire questi criteri. Nel dl fiscale ha trovato spazio anche l'emendamento per consentire ai minori di 14 anni di uscire non accompagnati da scuola previa autorizzazione dei genitori o dei tutori.

In ambito fiscale, inoltre, è prevista una voluntary disclosure limitata agli ex residenti all'estero e i transfrontalieri. Previsto un versamento forfettario del 3% a titolo d'imposta, sanzioni e interessi, per mettersi in regola. I termini per l'accertamento (in scadenza a partire dal 1 gennaio 2018) vengono prolungati fino a giugno 2020. L'istanza va presentata entro il 31 luglio 2018 e il dovuto va versato spontaneamente entro il 30 settembre 2018 o in tre rate mensili consecutive. Non è passata la proposta di sanatoria che prevedeva di non pagare sanzioni anche nei casi di accertamento del mancato pagamento delle tasse, ma potrebbe trovare spazio in manovra così come la riforma draconiana delle Entrate.

Si amplia pure la platea per la rottamazione delle cartelle. Approvato pure un emendamento presentato da Maurizio Gasparri (Fi) che prevede di recuperare nel 2018 le cifre non spese nel 2017 per gli straordinari delle forze di polizia: vale 70 milioni.

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