Cinema

Il cinema italiano d'autore: così detta il suo tempo

Il Khaki Field Murph 38 mm accompagna il "Behind The Camera Award" a Colapesce e Dimartino

Il cinema italiano d'autore: così detta il suo tempo

Ascolta ora: "Il cinema italiano d'autore: così detta il suo tempo"

Il cinema italiano d'autore: così detta il suo tempo

00:00 / 00:00
100 %

La 77° edizione dei Nastri d'Argento, assegnati dal Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani, svoltasi lo scorso 20 giugno presso il MAXXI a Roma, è stata la cornice della consegna dell'«Hamilton Behind The Camera Award Nastri d'argento 2023». Si tratta di un premio, giunto alla sua nona edizione, che Hamilton, brand storicamente legato al cinema (sono, ormai, più di 90 anni di liaison), dedica ad un importante debutto cinematografico: s'inquadra nell'evento di portata «hollywoodiana», attraverso il quale la Casa, a Los Angeles, intende riconoscere lo straordinario e fondamentale lavoro delle figure professionali operanti dietro le quinte dei set cinematografici. Ad aggiudicarsi l'ambito «trofeo», costituito da una pellicola stilizzata, sono stati i due noti cantautori Colapesce e Dimartino, con il film «La primavera della mia vita», del quale sono sceneggiatori, protagonisti ed autori della colonna sonora originale. Si può classificare come un vero e proprio road movie, diretto da Zavvo Nicolosi, ambientato in una Sicilia inedita. «Nella costruzione del racconto» afferma il duo -, «ci siamo ispirati a Paris, Texas di Wim Wenders, ma anche ai silenzi di Aki Kaurismäki. Abbiamo voluto, da siciliani doc (Dimartino è di Misilmeri, in provincia di Palermo; Colapesce di Solarino, provincia di Siracusa ndr), raccontare una Sicilia diversa, inusuale, una Sicilia di mezzo, tra quella orrenda della mafia e quella bellissima della cartolina. La Sicilia vera, a nostro giudizio, quella quotidiana, quella dei siciliani, che in pochi conoscono. Ci siamo divertiti nel descrivere gli stereotipi caratteristici del modus vivendi siciliano, espressivi della sua magia». Riguardo, poi, alla colonna sonora del film, Colapesce e Dimartino osservano: «La musica è sempre stato un modo, per noi, di avvicinarci al cinema. Ecco perché riteniamo quest'avventura nel cinema una naturale conseguenza della nostra attività di cantautori. I temi che accompagnano il film li abbiamo potuti comporre con grande libertà creativa, e ci siamo divertiti a mescolare madrigali, funky, fino ad arrivare ad un inno alle suore». Alla luce del successo ottenuto con «La primavera della mia vita, i due cantautori non escludono di proseguire l'avventura cinematografica, ma ora si concentreranno su nuovo disco e sul tour che comincerà in novembre. Non male per un rapporto, come loro scherzosamente, sottolineano, basato sulla sfiducia. A tenere il tempo dei Nastri d'Argento 2023 è stato il Khaki Field Murph da 38 mm. Lanciato nel 2019, su cassa da 42 mm, è una copia esatta del modello utilizzato nel film «Interstellar» (2014), nel quale, tra l'altro, decodifica un messaggio in codice Morse inviato dal protagonista alla figlia Murph, dall'universo interstellare in cui si trova, permettendole di trovare la soluzione per impedire l'estinzione dell'umanità. Quel segnatempo è stato definito dai fan, «l'orologio di Murph» e denominato, per l'appunto, Khaki Field Murph: è realizzato in acciaio, impermeabile fino a 100 metri, con lunetta lucida, ad incorniciare un quadrante nero mat, protetto da vetro zaffiro antiriflesso, con indici a numeri arabi e lancette tipo Squelettes rivestiti di Superluminova nella tonalità beige. Ad alimentarlo, il calibro automatico H-10, capace di 80 ore di riserva di carica.

Su richiesta del pubblico, alla fine dello scorso anno, la Casa ne ha presentato la versione da 38 mm, completata da un cinturino in pelle nera.

Commenti