Guerra in Ucraina

Colpita Zaporizhzhia: "Rischio nucleare"

Rimbalzo di accuse Mosca-Kiev, l'Aiea: "Seri danneggiamenti". E cresce la tensione in Lituania

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Non è la prima volta che viene lanciato l'allarme per un possibile disastro nucleare sulla centrale di Zaporizhzhia. Da quando è iniziato il conflitto, la più grande centrale atomica di tutta l'Europa è stata il continuo epicentro di scontri, bombardamenti, lancio di missili e verifiche strutturali continue, alternati a messaggi un po' rassicuranti e un po' tremendamente preoccupanti. Fatto sta che ieri si è registrato l'ultimo capitolo, con il solito scambio di accuse reciproche. I russi dicono di aver abbattuto un drone ucraino che è caduto sulla centrale. Gli ucraini accusano i russi di aver colpito per l'ennesima volta il centro di produzione energetico, mentre le autorità per la sicurezza nucleare parlano di gravi danneggiamenti. Quanto basta per non stare tranquilli.

«L'involucro del reattore della centrale nucleare di Zaporizhzhia è stato danneggiato dai droni lanciati nelle scorse ore dalle forze armate russe», ha detto il direttore generale dell'Aiea Rafael Mariano Grossi. «Un grave incidente che non ha compromesso la sicurezza nucleare ma che aumenta fortemente i rischi», ha aggiunto. Secondo Mosca, «i tentativi dell'Ucraina di bombardare la centrale nucleare di Zaporizhzhia continuano». Stando alla versione di Kiev, la stessa accreditata dall'Aiea, si tratta di una «campagna di provocazione e falsificazione» da parte della Russia che continua a colpire la centrale. Anche perché il ministro dell'Energia German Galushchenko denuncia: «Nelle ultime settimane la Russia ha colpito fino all'80% delle centrali elettriche convenzionali e la metà delle centrali idroelettriche dell'Ucraina», parlando di attacchi mai così forti dall'inizio della guerra. Attacchi che non si fermano nemmeno sulle altre città con missili e droni lanciati un po' dappertutto, in particolare su Kharkiv, seconda città ucraina. «Ogni giorno e ogni notte la città è soggetta a atroci attacchi russi. Stiamo facendo ogni sforzo per fornirgli una migliore protezione. I nostri alleati possono fornire assistenza nella difesa aerea ed esercitare pressioni sulla Russia», ha ribadito il presidente ucraino Zelensky, che conta anche sulla missione negli Usa del ministro degli Esteri inglese David Cameron, che spingerà per lo sblocco degli aiuti.

Intanto, è alta tensione anche in Lituania per la creazione di una base militare nel Paese, vicino ai confini della Russia. Entro il 2027, previti almeno 5mila soldati tedeschi pronti a trasferirsi. Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov attacca: «Questa è la continuazione di una tensione crescente, che crea sacche di pericolo per noi ai nostri confini, che ci richiedono di adottare misure speciali per garantire la nostra sicurezza». In ogni caso, un fatto storico, visto che per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale ci sarà un dispiegamento permanente di truppe tedesche con due battaglioni da combattimento in appoggio alla Lituania, come risposta all'invasione russa in Ucraina.

Con appunto i Paesi baltici e la Polonia, che temono più di altri la minaccia di Mosca.

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