Controcorrente

Così "Controcorrente" detta l'agenda politica del Paese

A Pietrasanta ciclo di incontri organizzato dal nostro quotidiano con Salvini, Del Debbio e il premier Renzi

Così "Controcorrente" detta l'agenda politica del Paese

Pietrasanta è bella da sempre per tre cose: l'arte ad ogni angolo, il mare pulito e le montagne di marmo alle sue spalle. Da oggi gareggia per ricevere un altro primato, quello di capitale delle idee, delle opinioni e dell'informazione. Non per i natali dati a Giosuè Carducci nel 1835 o per la cittadinanza onoraria a Luis Sepùlveda nel 2005, quanto perché da giovedì diventa la dimora di un altro giornale nazionale che ha deciso di festeggiare qui la sua seconda festa. Il Giornale porta sul palco della Versiliana la sua fresca ventata «Controcorrente» nel segno di Indro Montanelli, gli incontri iniziati lo scorso anno a Sanremo in occasione del 40esimo dalla fondazione del quotidiano, e che si ripetono quest'anno in questa nuova, bellissima cornice, che vedrà tante voci a confronto. Si alterneranno al Caffè i più grandi protagonisti della politica nazionale: giovedì 10 alle 18 apre le danze il segretario della Lega, Matteo Salvini; venerdì 11 prosegue l'amato conduttore di Quinta Colonna , Paolo Del Debbio; sabato 12 doveva essere la volta del leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi che purtroppo a causa di un importante incontro con Vladimir Putin non potrà più partecipare (verrà sostituito da un altro nome di spicco del panorama politico italiano) e domenica 13 chiuderà la kermesse il presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi. Solamente Giulio Andreotti, prima di lui, si era affacciato al Caffè della Versiliana come premier in carica: quella volta di tanti anni fa, però, teneva in mano la lista dei ministri del suo nuovo governo. «Un fatto unico nel suo genere – lo definisce il sindaco di Pietrasanta, Massimo Mallegni, che ha voluto fortemente che la festa del Giornale si tenesse nel suo Comune - Siamo orgogliosi di ospitare questo quotidiano col quale abbiamo un'amicizia antica. Perché noi siamo per una sana, libera e trasparente informazione. Col Giornale , Pietrasanta si conferma luogo importante dove potersi confrontare liberamente, anche se il confronto delle idee non sempre è garantito». Il sindaco non ha ancora digerito il boccone amaro ingoiato alla festa del Fatto quotidiano di pochi giorni fa, quando il direttore Marco Travaglio, dopo aver intascato 15mila euro di finanziamento, si è rifiutato di salire sul palco con Mallegni perché colpito dalla legge Severino per una vecchia accusa, dalla quale è stato prosciolto. «Sono sconcertato – spiega - La posizione del direttore del Fatto si commenta da sola. Non voleva far fare una brutta figura a me e poi la figuraccia l'ha fatta lui. La questione è che ci sono persone che sanno convivere con gli altri e persone che non sanno. Ecco la differenza fra noi e gli altri. D'altronde se fossimo tutti uguali ci sarebbe un quotidiano solo».

Dal canto suo, invece, il direttore del Giornale , Alessandro Sallusti, ha promesso a Mallegni che salirà con lui sul palco e, anzi, lo ha ringraziato da subito per «l'ospitalità non soltanto formale ma anche sostanziale visto l'impegno e la professionalità messi in campo». Il target del direttore, che si alternerà nelle interviste ai leader con i vicedirettori Nicola Porro e Salvatore Tramontano, è quello di «fare chiarezza su quello che succederà nei prossimi mesi nel nostro Paese. Per questo abbiamo invitato coloro che riteniamo essere i principali tenutari dei nostri destini. Per la stessa ragione non abbiamo invitato Grillo il quale ha scelto di non partecipare all'agenda politica del Paese ma semplicemente di contestarla. La sua posizione è legittima ma ininfluente rispetto a quello che accadrà». Un ringraziamento particolare va, invece, a Renzi perché «anche se siamo stati e siamo duri con lui, ha accettato subito di esserci.

E questo gli fa onore».

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