Coronavirus

Covid, impennano di colpo i ricoveri "per" Omicron 5

In una settimana aumentati i pazienti in corsia. Migliore (Fiaso): "L'ultima dose risale a 6 mesi fa"

Covid, impennano di colpo i ricoveri "per" Omicron 5

C'è un dato, poco scientifico ma tangibile, che più di tutto ci dà il senso della quinta ondata in corso: ognuno di noi conosce una persona positiva. Un paio di settimane fa non era così. L'effetto della vaccinazione si sta esaurendo e, seppur protegga dagli effetti gravi, non sembra più in grado di fare da scudo a Omicron 5. Fatto sta che, dopo concerti, piazze affollate, mascherine dimenticate sul fondo delle borse, sono 94.165 i nuovi contagi, 11mila in più rispetto al giorno precedente. Torna a salire in maniera consistente la curva dei ricoveri Covid. Nella rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete Fiaso del 28 giugno si registra un incremento pari al 17,7% del totale dei ricoveri.

A incidere maggiormente sul rialzo sono i pazienti ricoverati nei reparti ordinari che aumentano complessivamente del 20,9%. Pesano, in particolare, i ricoverati «per» Covid ovvero con sindromi respiratorie e polmonari che salgono del 34,5%, mentre i «con» Covid, cioè coloro che arrivano in ospedale per altre malattie e vengono trovati incidentalmente positivi, salgono «solo» del 10%.

Nelle terapie intensive attualmente i numeri sono molto bassi e la variazione rischia di essere poco indicativa: il numero dei pazienti in rianimazione negli ospedali sentinella passa dai 30 del 21 giugno ai 21 del 28 giugno. Il dato, tuttavia, è in linea con gli abituali trend delle terapie intensive che crescono sempre dopo rispetto all'aumento dei ricoveri in ordinario.

Il 38% dei pazienti in intensiva risulta non vaccinato, percentuale che schizza al 56% tra chi ha sviluppato una patologia polmonare ed è ricoverato Per Covid. Da sottolineare l'abbassamento dell'età media dei ricoverati in intensiva (59 anni i vaccinati e 48 i non vaccinati).

«L'aumento dei ricoveri registrato oggi è significativo non solo per il rialzo del numero di pazienti, ma soprattutto perché torna a crescere la prevalenza della patologia polmonare tipica del virus, i cosiddetti ricoverati per Covid - spiega il presidente di Fiaso, Giovanni Migliore - Mentre negli ultimi mesi la gestione clinica del paziente Covid ha portato alla realizzazione di reparti multidisciplinari nei quali finivano i malati con fratture o patologie internistiche e chirurgiche, trovati incidentalmente positivi al virus ma bisognosi di assistenza specialistica per altre patologie, adesso tornano a essere necessarie l'assistenza respiratoria e la ventilazione. Va considerato che tutti i pazienti vaccinati e ricoverati hanno ormai fatto l'ultima dose da oltre 6 mesi e questo aumenta il rischio che ci sia un rialzo dei ricoveri nelle prossime settimane». Preoccupano i dati sui bambini. Nelle classi di età pediatriche si osserva un aumento del 13,3%, per lo più bambini molto piccoli tra 0 e 4 anni (66,7%).

L'ondata di Omicron 5, in base alle previsioni degli epidemiologi, raggiungerà il suo picco tra luglio e agosto.

E si spera si quieti prima della fine dell'estate, un po' come accaduto in Portogallo e in Gran Bretagna, senza misure particolari.

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