Finale di partita

La crisi di Roma e Milan è la sconfitta di Lotito

Il presidente della Lazio ha perso. È successo ieri, mentre la Lazio vinceva a Udine

La crisi di Roma e Milan è la sconfitta di Lotito

Lotito ha perso. È successo ieri, mentre la Lazio vinceva a Udine. Controintuizione solo per chi non vuole capire: ha perso la sua teoria, quella espressa al telefono e intercettata, quella che ha fatto scoppiare un altro caos nel mondo del pallone, quella che dice che «con Carpi e Frosinone in A, il calcio chiude». Ha perso per colpa della Roma, del Milan e pure della Juve, ma dovrebbe accusare anche l'Inter, il Napoli e le altre presunte grandi. Se la Roma seconda in classifica pareggia in casa contro il Parma ultimo, penalizzato, tecnicamente fallito e praticamente retrocesso; se il Milan pareggia 1-1 contro l'Empoli che è esattamente come Carpi e Frosinone; se la Juve pareggia a Cesena; se l'Inter perde (come ha fatto tre settimane fa) col Sassuolo; se il Napoli con il Sassuolo pareggia in casa (è accaduto all'andata); se i punti di differenza tra i due mondi sono pochi. Se avviene tutto questo vuol dire che le piccole hanno diritto di stare dove sono.

Il problema sono le grandi, ricche e non provinciali che sono diventate mediocri. È di questo che si dovrebbe occupare il pallone italiano, del perché i modelli sostenibili da noi si possono fare solo in provincia spendendo poco e guadagnando poco. All'estero li fanno spendendo molto e guadagnando molto. Poi in campo però le grandi fanno le grandi: vincono. Se pareggiano o perdono diventano un caso. In Italia no. La Roma dice: «Non facciamo più paura».

È la verità, ed è un problema per tutti.

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