Parigi brucia

La rivendicazione dell'Isis piena di citazioni del Corano

Tra i vari riferimenti al Corano c'è l'elemento "sorpresa" degli attacchi, il disprezzo per gli islamici moderati e l'elogio ai martiri

La rivendicazione dell'Isis piena di citazioni del Corano

Dal comunicato dell’Isis sulla rivendicazione degli attacchi di Parigi è possibile capire molto sul linguaggio dell’organizzazione terroristica. È Repubblica a fare un’analisi del bollettino di guerra che si apre con la sura Al-Hasr, il bando che fa riferimento all’elemento sorpresa che recita: “quelli fra la gente della Scrittura che erano miscredenti. Voi non pensavate che sarebbero usciti, e loro credevano che le loro fortezze li avrebbero difesi contro Allah. Ma Allah li raggiunse da dove non se lo aspettavano e gettò il terrore nei loro cuori: (…). Traetene dunque una lezione, o voi che avete occhi per vedere”. Non si parla dunque di non attaccare luoghi noti, ma i più nomali, dove loro “non se lo aspettano” come per esempio il Bataclan, un luogo, secondo i terroristi, si teneva “una festa della perversione” dove c’erano “centinaia di idolatri”.

I bersagli sono stati scelti “minuziosamente” anche se poco importa che tipo di musica si stesse suonando in quel momento, l’importante era colpire la cultura occidentale. È proprio questa precisione che fa ritenere alla polizia francese che tra i terroristi vi fossero pure dei francesi già schedati come potenzialmente pericolosi. Il comunicato, poi, prosegue con l’elogio ai martiri che si sono fatti esplodere allo stadio dove si giocava l’amichevole Francia-Germania, a cui assisteva “l’imbecille” Hollande. Paesi come la Francia che lottano con i jihadisti nelle zone calde saranno“i principali bersagli dello stato islamico” e sentiranno ancora ‘l’odore della morte’ per aver insultato il Profeta, con un nuovo sottile riferimento implicito a Charlie Hebdo. L’attacco alla laicista Francia, rivendica il documento, è una ripercussione per aver bombardato lo Stato islamico, un atto che non è servito a nulla “quando l’attacco è stato portato nelle maleodoranti strade di Parigi”. Un bollettino che si chiude col versetto 8 della sura 63: “.

La potenza appartiene ad Allah, al Suo Messaggero e ai credenti, ma gli ipocriti non lo sanno”, con chiaro riferimento a quei musulmani moderati che credono solo a parole.

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