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Europa e Usa, scambio di ruoli: sicurezza da noi e tasse da loro

L'Ue, nel mirino dei terroristi, vorrebbe imitare l'America pure sul Patriot Act. E la Casa Bianca invece punta a rompere un tabù: alzare le imposte ai ricchi

Europa e Usa, scambio di ruoli: sicurezza da noi e tasse da loro

Oggi il presidente Barack Obama terrà l'annuale discorso sullo Stato dell'Unione. Sono già emersi dettagli sulle questioni che il leader affronterà davanti al Congresso e alla nazione. In questi giorni in cui l'Europa, bloccata dall'allerta terrorismo, si riscopre americana ed è attratta dalla possibilità di imitare gli Stati Uniti con leggi controverse come il Patriot Act, varato dopo gli attacchi alle Torri Gemelle, l'America parla invece la lingua dell'Europa, con un ritornello ben noto agli Stati dell'Unione e della crisi: l'aumento delle tasse ai ricchi.

Al centro del discorso di Obama ci sarà il sostegno a una classe media che, nonostante la ripresa economica americana, non ha ancora iniziato a sentirne i benefici. Il presidente e la sua squadra hanno deciso d'infrangere un antico tabù della storia americana: alzare le tasse ai ricchi. Propongono un aggravio fiscale di 320 miliardi di dollari in dieci anni, con l'aumento di cinque punti percentuali della tasse sui capital gain - e non il reddito di lavoro - alle coppie che guadagnano oltre 500mila dollari l'anno: quell'1% entrato nel cuore dei dibattito nazionale mesi fa con il successo americano del libro di Thomas Piketty, l'economista francese la cui ricetta per uscire dalla crisi riposa proprio su una maggiore tassazione dei ricchi.

Sono mesi che negli Stati Uniti il dibattito sulle diseguaglianze sociali è attivo, nonostante la ripresa economica, il gonfiarsi del Pil e dei numeri dell'occupazione, e non è un caso che in campo democratico sia cresciuto il sostegno popolare di politici come Elizabeth Warren, che proponendosi come difensore della giustizia economica è stata più volte definita una minaccia alla corsa presidenziale di Hillary Clinton.

La classe media affaticata da anni di crisi sarà al centro delle parole di Obama che dovrebbe annunciare stasera una serie di sgravi fiscali che toccheranno l'educazione universitaria, l'educazione, il permesso di paternità retribuito e altre misure. Il sito Politico ha parlato di «visione populista di riforma fiscale e nuovi benefici alla classe media» e ha spiegato come il presidente con il suo discorso voglia presentarsi alla fine del suo mandato come «il difensore della classe media», il «combattente contro la stagnazione degli stipendi».

Da parte sua, Obama sa che andrà soltanto ad aprire un dibattito politico - forse destinato a entrare a pieno nella campagna elettorale del 2016 per la Casa Bianca - e non a proporre misure realmente realizzabili a breve. Senato e Camera sono infatti a maggioranza repubblicana e le possibilità che tutte le sue proposte sopravvivano ai contrasti dell'opposizione o possano essere avanzate attraverso ordini esecutivi sono poche.

Anche per questo, il resto delle questioni affrontate non avrà un ampio respiro, hanno spiegato in queste ore molti analisti: il presidente Obama proporrà un potenziamento dei sistemi per la cyber sicurezza dopo i recenti problemi con i presunti attacchi nordcoreani alla Sony; discuterà della possibilità di ampliare la copertura internet di intere regioni e città degli Stati Uniti; si soffermerà sulla questione aperta dell'immigrazione e sull'educazione e certamente su quel terrorismo che attanaglia in queste ore un'Europa che, a differenza dell'America, è così

vicina a quei fronti di guerra e di jihad di Siria e Irak e da cui partono - per poi tornare - decine di combattenti stranieri che ingrossano le fila di Al Qaeda e dello Stato islamico, e minacciano le città dell'Unione.

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