Le ong nel Mediterraneo

Migranti, Pd ancora in pressing su Conte: "Fai entrare la Alan Kurdi"

Il deputato dem Orfini ha chiesto di far entrare subito la Alan Kurdi in un porto italiano, invocando ancora una volta discontinuità sull'immigrazione rispetto all'operato di Salvini

Migranti, Pd ancora in pressing su Conte: "Fai entrare la Alan Kurdi"

Non sono certo finite le grane sull’immigrazione per Giuseppe Conte ed il suo governo. Nonostante i recenti ingressi delle navi ong nei nostri porti e le dichiarazioni del ministro dell'interno Luciana Lamorgese che ha voluto tranquillizzare, per la verità in modo piuttosto goffo, sui ricollocamenti dei migranti, la sinistra del Pd è tornata all’attacco.

È stato ancora una volta Matteo Orfini a puntare il dito contro la politica del governo giallorosso in fatto di immigrazione, schierandosi come già altre volte al fianco delle richieste delle ong. In particolare, l’esponente dem ha fatto riferimento alla presenza in mare della Alan Kurdi, la nave dell’ong tedesca Sea Eye.

“Gentile Conte – ha scritto Orfini su Twitter – è rassicurante vederla ribattere a Salvini con durezza sul Mes. Ma la Alan Kurdi di SeaEye è da giorni in mezzo al mare in attesa di un porto”.

La nave dell’ong tedesca ha infatti a bordo 77 migranti, recuperati durante una missione nel Mediterraneo centrale da un’imbarcazione in difficoltà. Alcuni di questi, in particolare 5 donne, per motivi medici sono stati fatti scendere e trasportati presso l’ospedale di Modica.

Nel fare riferimento alla Alan Kurdi, Orfini ha invocato nuovamente quella parola così tanto usata ad agosto in sede di trattative per la formazione del Conte II, ossia “discontinuità”: “È proprio su questi temi che si misura la discontinuità con Salvini – ha dichiarato Orfini – La smettiamo di tenere in ostaggio i naufraghi?”

Non è certo la prima volta che il deputato del Pd offre una spalla politica alle ong impegnate nel Mediterraneo. Ciò che è importante sottolineare questa volta però, è che le polemiche in tema di immigrazione all’interno della maggioranza giallorossa non riescono mai ad essere del tutto sopite ed allontanate.

Lo si è visto in occasione del rinnovo del memorandum con la Libia, in cui la parte più a sinistra del Pd, ma anche alcuni rappresentanti degli alleati grillini e della nuova creatura politica di Renzi, hanno messo pressione a Conte affinché si interrompessero i legami con la Guardia Costiera di Tripoli. Ne è nato un momento di tensione durato diverse settimane, con il presidente del consiglio che ha dovuto mediare tra le istanze della sinistra del Pd e quelle del leader del M5S Luigi Di Maio, che invece insisteva per il rinnovo.

Alla fine è nato un compromesso che ha portato al rinnovo del memorandum, ma anche ad una richiesta di modifica avanzata alla controparte libica. Ma anche in quell’occasione è stato ancora una volta Orfini a criticare l’impostazione del governo sul tema: quando in parlamento il ministro Lamorgese ha riferito circa gli ultimi sviluppi nelle intese con Tripoli, il parlamentare dem ha definito quel discorso “imbarazzante”.

Allo stesso modo, non sembrano essere bastati i recenti via libera a tre navi ong, rispettivamente Ocean Viking, Open Arms ed Aita Mari, arrivati nelle scorse settimane da parte del Viminale. Secondo la sinistra del Pd, occorre andare ancora oltre e garantire immediato porto sicuro per tutte le navi ong.

E dunque sono bastati alcuni giorni di attesa della Alan Kurdi a poche miglia dalle nostre acque territoriali, per mettere nuova pressione su Palazzo Chigi. L’impressione è che sul tema immigrazione, più volte la maggioranza giallorossa è destinata a scricchiolare.

Intanto, sulla vicenda Alan Kurdi è intervenuto un altro esponente politico sempre molto vicino alle ong. Nicola Fratoianni, di Sinistra Italiana, ha infatti espresso il suo sostegno a favore dello sbarco della nave su Twitter: "La nave Alan Kurdi è in mare da giorni - si legge - Continuano le evacuazioni mediche. Cosa stiamo aspettando ad assegnare un porto sicuro per farli sbarcare? #fateliscendere".

Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, dal canto suo, ha messo a disposizione il porto del capoluogo siciliano: "Palermo è una città accogliente e il suo porto deve essere aperto - ha dichiarato il primo cittadino - Chiedo al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte di intervenire per garantire lo sbarco immediato di migranti in emergenza a Palermo".

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