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Guerra ai gastrofighetti

Sfogo di Benedetta Rossi: "È la fiera degli snob, attaccano i miei fan che non hanno soldi né tempo per la cucina gourmet". La solidarietà di Clerici e Maci

Guerra ai gastrofighetti

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Non sarà una chef ma intanto ha la non trascurabile prerogativa che guardarla cucinare fa venir fame. E se una è una blogger, conduttrice tv e scrittrice di cibo, se una è Benedetta Rossi, insomma, è una caratteristica non da poco. Di solito sorride dalla «sua» cucina (ogni tanto è davvero la sua), spessissimo premette o sottolinea nel corso del video che le sue sono ricette «di casa», tramandate da mamme, nonne, zie e poi procede allegra e golosa. Che sono due stimolatori di appetito. Senza nulla togliere agli algidi chef vestiti di bianco che «sperimentano» e «creano» ma che spesso scelgono come teatro delle proprie minuscole, concettualissime prelibatezze dei locali che evocano più la sala operatoria della cucina. Lei smuove farina, scioglie burro, impasta e racconta. Spolvera aneddoti e parenti sulle dosi ad occhio, in mezzo ai vapori delle pentole che borbottano e condivide ciò che sa fare, ciò a cui tiene. E quindi, che male fa? Già una volta gli haters si erano incomprensibilmente accaniti contro questa mansueta donna marchigiana felice della sua vita, di suo marito (ogni tanto lo coinvolge nelle sue ricette) e dei suoi fornelli. Ma pare che gli ultimi attacchi, qualche giorno fa, l'abbiano provata al punto da costringerla a registrare un video nel quale addirittura cede al pianto. A ferirla, spiega, «non sono tanto gli insulti per il fatto che sono un'incapace e che le mie ricette sono tutte sbagliate, mi addolora che attraverso me vengano insultate intere categorie di persone che mi seguono e che non hanno né il tempo né i mezzi per una cucina gourmet. Perché questa è la fiera dello snob».

Antonella Clerici interviene in favore di Benedetta e la difende a «mestolo tratto» esplodendo esasperata: «Ma basta con questi gastrofighetti. Hanno stancato perché la cucina deve essere pop e non snob». Verace e vorace Antonella che per consolare la blogger bersagliata ha raccontato qualcosa di sè: «Quando io ho fatto il Festival di Sanremo nel 2010, intanto nessuno ha voluto farlo con me per tanti motivi. E c'è stato un cantante di cui mai farò il nome che disse non ci vado perché la Clerici sa troppo di sugo. Bene, il sugo è stato il mio successo, quindi grazie a voi, al pop e al popolo che tutti i giorni ci guarda. Parlare di cucina non è di serie b, attraverso la cucina passa la cultura e voi radical chic non lo avete ancora capito». Intanto quella che sa di sugo si è accaparrata un uomo (Vittorio Garrone) che è una rivincita su due gambe. La cosa più simile a un principe azzurro che si possa immaginare in epoca, e che per di più la venera. E anche un'altra allergica agli snob e ben maritata (è sposata con lo chef Filippo La Mantia, una delle «cose» più sexy dietro ai fuochi) si è fiondata a protezione di Benedetta: la food blogger Chiara Maci. Pure lei scrive libri, conduce programmi tv e cucina a «modo suo», che è esattamente l'aspetto interessante del tutto. Alla Rossi dice: «Se solo la gente fosse più soddisfatta avremmo meno di questi problemi. Sii orgogliosa di te, della tua verità e della tua competenza. Dietro ai leoni da tastiera tante volte ci sono persone sole che urlano solo per essere considerate. Anche io sono una persona come Benedetta, buona di indole, che non si arrabbia mai. Poi arriva un momento di sfogo e ci sta tutto. Io sto con lei, la capisco perfettamente». Goduria, goduria, goduria.

E Benedetta, continui così: continui a farci venir fame.

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