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Harry-Meg, corsa a ostacoli in Canada

Costi e inghippi costituzionali. Il «Globe»: «Il governo dica no ai duchi»

Harry-Meg, corsa a ostacoli in Canada

Lui in giacca e cravatta, lei in jeans, stivali e maglioncino (non proprio low cost: prezzo accertato 1820 sterline, oltre duemila euro). Eppure la differenza tra la vita di corte e di impegni ufficiali che i duchi di Sussex si lasciano alle spalle come senior royals e la nuova vita che li attende sembra essere sintetizzata dallo stile dei due, non ancora riuniti dopo le «dimissioni» annunciate la settimana scorsa. Harry era a Londra, a Buckingham Palace, per il lancio della Coppa del Mondo di Rugby 2021, che include un programma per la salute mentale, in quello che potrebbe essere ricordato come il suo ultimo evento in qualità di membro a pieno regime della Casa reale dei Windsor. Poco prima aveva pubblicato un video sul suo account Instagram «Sussex Royal» in cui annunciava che gli Invictus Games, i giochi per beneficenza di veterani feriti, dove comparve per la prima volta al fianco di Meghan nel 2017, si svolgeranno in Germania nel 2021 e di come abbiano l'effetto di «guarire le famiglie». Dall'altra parte del mondo, a Vancouver, Canada, sul Pacifico dove i due intendono trascorrere parte della loro nuova vita e dove hanno passato Natale e Capodanno con il figlio Archie, 8 mesi, Meghan partecipava all'incontro in chiave femminista del gruppo «Justice For Girls» che ha discusso di come i cambianenti climatici colpiscano «in maniera sproporzionata» donne e ragazze nel mondo. Harry era alla prima apparizione pubblica dopo la «bomba» lanciata alla corte reale inglese con l'annuncio di volersi ritirare dagli impegni ufficiali di corte per vivere in Nord America.

Eppure il trasferimento in Canada, il Paese in cui Meghan ha lavorato per anni, quando era attrice nel «legal drama» Suits, potrebbe non essere così agevole o idilliaco come sognato dai due. Le questioni da affrontare sono tante. Economiche e costituzionali. Il premier Justin Trudeau, dopo averli definiti «amici» e «sempre benvenuti» nel suo Paese, ha fatto una mezza marcia indietro. «Ci sono ancora questioni delicate da risolvere», ha detto. Il riferimento non è solo ai costi per la sicurezza, che hanno fatto alzare il sopracciglio già a parecchi canadesi visto che si parla di spese per 10 milioni di dollari per i contribuenti. La questione è anche «costituzionale». Non ha mancato di sottolinearlo The Globe and Mail, autorevole quotidiano canadese. I due dovrebbero chiedere la residenza o la cittadinanza e «passare attraverso i normali processi di immigrazione» nonostante Elisabetta II sia anche sovrana del Canada, monarchia parlamentare. Gli eredi della Corona non hanno infatti un ruolo costituzionale nel Paese. Close to our hearts, far from our hearths. Vicini col cuore, lontani dal focolaio. Ma ora non più. Come gestirli? «Il trasferimento violerebbe la storica distanza tra sistema politico britannico e canadese» sottolinea il Globe. «Il governo dovrebbe dire un semplice e succinto No» ai Sussex, insiste il giornale nel suo editoriale. Il grattacapo non è più solo di Elisabetta, che fino alla prossima settimana tratterà con Harry a Londra prima della partenza di lui per il Canada. Il rebus è ormai anche affare di Ottawa. Il 75% dei canadesi ha già detto che non vuole pagare per la loro sicurezza e il 45% non vorrebbe nemmeno più che il Canada restasse una monarchia costituzionale.

Tempi duri per i Sussex.

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