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L'attentatore di Parigi: "Non ho ucciso nessuno ma sto con l'Isis, lo amo"

Definisce "operazioni militari" gli attentati dell'Isis, ma dice di non aver ucciso nessuno e cita i grandi pensatori francesi

L'attentatore di Parigi: "Non ho ucciso nessuno ma sto con l'Isis, lo amo"

Definisce «operazioni militari» gli attentati dell'Isis, ma dice di non aver ucciso nessuno e cita i grandi pensatori francesi. «Dall'inizio di questa storia, non si è smesso di calunniarmi. Calunniate, calunniate, consigliava Voltaire, qualcosa resterà». Sono queste le parole di Salah Abdeslam, il principale accusato ai processi per gli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi e Saint-Denis, e unico sopravvissuto, interrogato a partire da ieri nel processo in corso in Francia. Nella dichiarazione che ha chiesto di fare all'inizio della deposizione, il superstite dei commando che uccisero 130 persone ferendone altre 350, ha denunciato la severità delle pene nei casi di terrorismo. «In futuro - ha detto - quando qualcuno sarà nella metropolitana con una valigia esplosiva, e che all'ultimo momento vuole fare marcia indietro, saprà che non ha diritto di farlo, poiché sarà rinchiuso in carcere e umiliato». E poi giù ad attaccare l'Europa, e non solo quella, e a esaltare l'Isis: «Il mondo occidentale impone la sua ideologia al resto del mondo. Per noi musulmani è un'umiliazione. Io appoggio lo Stato islamico, sono con loro, sono per loro, li amo».

Una dichiarazione di fede, quella del jihadista Abdeslam, che fa ancora tremare la Francia, mentre nel mondo resta alta la guardia contro l'estremismo, che minaccia non solo l'Europa ma ogni angolo del pianeta, Africa inclusa. «Se l'Ue vuole sconfiggere gli jihadisti in Africa - spiega Alessandro Bertoldi, direttore dell'Istituto Milton Friedman - deve togliere le sanzioni allo Zimbabwe». Il riferimento è al Mozambico, dove nella provincia di Cabo Delgado si assiste da cinque anni a un conflitto molto violento, attraverso il quale gli jihadisti locali stanno cercando di instaurare uno Stato islamico.

«Lo Zimbabwe potrebbe migliorare il proprio impegno attivo nella lotta contro i pericolosi jihadisti dell'Aswj».

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