Coronavirus

L'epidemia rallenta, 3 Regioni bianche "Nei locali via la mascherina al tavolo"

I dati migliorano: l'Rt scende a 0,72, 47 casi ogni 100mila abitanti. Da lunedì via il coprifuoco e le restrizioni in Friuli, Molise e Sardegna

L'epidemia rallenta, 3 Regioni bianche "Nei locali via la mascherina al tavolo"

«La situazione epidemiologica sta decisamente migliorando». Merito soprattutto dei progressi della campagna vaccinale afferma anche Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute. Con un Rt stabilmente inferiore all'1, 0,72 e un'incidenza settimanale media di 47 casi per 100mila abitanti (dunque inferiore ai 50 casi che permettono un tracciamento efficace e dunque il contenimento dell'epidemia) e infine il calo deciso della pressione sul sistema ospedaliero per il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro «dobbiamo continuare così». L'età media dei contagiati scende a 39 anni, conseguenza evidente del fatto che i più anziani sono protetti dal vaccino.

Dati favorevoli che permettono un primo concreto passo verso la normalità. Da lunedì Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna passano in zona bianca. Tutte le altre regioni e province autonome per il momento restano in area gialla come da ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza in vigore dal 31 maggio. Se l'epidemia non darà colpi di coda progressivamente tutte le regioni diventeranno bianche: dal 7 giugno Abruzzo, Liguria e Veneto; dal 14 giugno Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte, Umbria, Puglia e provincia di Trento.

Che cosa cambia in zona bianca? Sicuramente l'abolizione del coprifuoco è il via libera più atteso. Resta però l' obbligo di mascherina e distanziamento. Visto che si va incontro al caldo e si alleggeriscono le restrizioni Brusaferro ha chiarito anche come regolarsi rispetto all'obbligo di mascherina ad esempio nei luoghi chiusi e quando si tornerà a consumare anche all'interno dei ristoranti e dei locali.

«Gli ambienti chiusi, quando ci sono molte persone, favoriscono la trasmissione del virus. Quando poi si entra in una fase di aperture come questa si raccomanda una migliore ventilazione degli ambienti con aria fresca - spiega Brusaferro - Sulla questione se si devono o meno portare le mascherine al tavolo del ristorante, mi pare un dettaglio che più che essere normato necessita di buon senso in un momento di convivialità con le altre persone».

Riapriranno anche i parchi tematici e di divertimento; le piscine e gli impianti coperti; i centri benessere e termali. Via libera alle feste private anche al chiuso. E poi riprenderanno le fiere, le sagre, congressi e convegni; tutti gli eventi sportivi con pubblico; le sale giochi e scommesse, sale bingo e casinò. E sulla necessità di mantenere la protezione individuale è intervenuto anche il presidente Aifa, Giorgio Palù, che promette «un'estate senza mascherine all'aperto mentre al chiuso sarà meglio tenerla».

L'ultimo Report Iss classifica tutte le regioni a rischio basso, l'Rt inferiore a 1 è compatibile con uno scenario giallo o bianco a seconda degli altri indicatori che sono comunque tutti in discesa: nessuna regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è sotto la soglia critica al 15 per cento, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa dai 1.689 del 18 maggio ai 1.323 del 25. Anche il tasso di occupazione dei reparti ordinari scende al 14 per cento. Diminuiscono i casi di cui non si individua l'origine ma scende anche la percentuale dei casi rilevati attraverso l'attività di tracciamento dei contatti: 39,4 contro 41,9.

L'Iss ha anche presentato un report sulle varianti.

Confermata la prevalenza della variante inglese di Sars Cov2 presente all'88,1 per cento ma in calo rispetto al 91,6 dello scorso 15 aprile. I valori variano molto da regione a regione: dal 100 per cento della Val d'Aosta al 40 dell'Abruzzo. La brasiliana è in crescita al 7,3, la variante indiana è nella media all'1.

Commenti