Elezioni Regionali 2018

Liberi e Uguali chiude al Pd No per Gori, Rosati candidato

Liberi e Uguali non appoggerà il candidato del Pd alle Regionali. La scelta dell'assemblea tra bandiere rosse e poster di Grasso

Liberi e Uguali chiude al Pd No per Gori, Rosati candidato

Liberi e Uguali chiude le porte al Pd. In Lomabrdia non appoggerà la corsa di Giorgio Gori per la presidenza della Regione. Di fatto la decisione è stata presa durante l'assemblea regionale a Cinisello Balsamo. Il nome proposto per la sfida contro Gori è quello di Onorio Rosati, consigliere uscente. A lanciare la candidatura durante l'assemblea è stato Francesco Laforgia, capogruppo alla Camera: "Siamo dalla parte giusta quando fuori da qui diremo che Liberi uguali presenta la sua proposta per le politiche e per le regionali", ha sostenuto Laforgia, rivolto all’affollata assemblea. "Non diremo che andremo da soli e non ci faremo dire che usciamo dal centrosinistra perchè il centrosinistra non esiste se non esiste la sinistra", ha detto. "La squadra ha bisogno di un volto", ha affermato. "Penso che per il suo impegno nella politica e nel sindacato e anche perchè è una brava persona questa rappresentanza possa essere tranquillamente fatta da Onorio Rosati". Subito dopo l'intervento di Laforgia è scattato una standing ovation. Di fatto dunque si rompe già il progettoi di un'alleanza nel centrosinistra in vista delle regionali.

Nei giorni scorsi Mdp con Bersani e Rossi aveva chiesto l'apertura di un dialogo per una convergenza sui candidati dem alle regionali. Ma di fatto alla fine la lista di Grasso ha deciso di virare per la corsa in solitaria con Rosati candidato alla presidenza della Regione. Un avversario in più per Gori.



Nel Lazio trattativa con Zingaretti


Ma se in Lombardia i giochi sono chiusi, nel Lazio le cose potrebbero andare in modo diverso. "Pietro Grasso ha ricevuto dall’assemblea di Liberi e Uguali del Lazio il mandato di andare al confronto con il Nicola Zingaretti per definire il sostegno alla sua candidatura nel Lazio", ha spiegato Paolo Cento, esponente di Leu, al termine di una assemblea che definisce "tesa ma anche vera".

Grasso porterà a Zingaretti il documento approvato dall’assemblea che contiene una "proposta politica chiara» con punti di programma su ambiente, sanità, trasporti e che definisce il perimetro delle alleanze entro il quale «non dovranno esserci esponenti della vecchia politica".

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