Coronavirus

L'impegno delle Forze Armate: portati ventilatori e mascherine

Hanno messo a disposizione posti letto, medici e mezzi. Aerei e camion usati per rifornire gli ospedali in difficoltà

L'impegno delle Forze Armate: portati ventilatori e mascherine

Lavorano incessantemente, da giorni. Non vedono mogli e figli, rischiano di ammalarsi sul campo, ma non cedono, pur di portare un aiuto all'Italia. Sono uomini e donne in divisa il cui impegno è stato sottolineato dal capo di stato maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, che li ha ringraziati per la loro «prontezza, professionalità, rapidità e efficienza». Le Forze Armate hanno messo a disposizione infrastrutture militari con 2.200 stanze e 6.600 posti letto, oltre a una quota del proprio personale medico e infermieristico. Anche il commissario straordinario Domenico Arcuri ha sottolineato come «grazie all'impiego di 5 aerei messi a disposizione dalla Difesa e da Leonardo, che sostituiscono i camion, ieri sono state consegnate 2,3 milioni di mascherine chirurgiche e 1,7 milioni di Ffp2 e Ffp3 per il personale sanitario. Nell'ultima settimana la media giornaliera di mascherine consegnate alle regioni è stata di 3,59 milioni di pezzi. Insieme ad altri 318 respiratori per le terapie intensive. Siamo arrivati a 798 respiratori distribuiti».

ESERCITO

Per velocizzare la distribuzione di dispositivi sanitari, l'Esercito l'altro ieri ha messo a disposizione di Arcuri e della Protezione Civile personale, elicotteri, mezzi terrestri ed edifici. Sono state individuate al Sud alcune infrastrutture utili per lo stoccaggio e la distribuzione di materiali necessari alla lotta al Covid-19. Sul campo, sul territorio nazionale, soprattutto al Nord, 400 uomini, più 200 in prontezza operativa, a cui si aggiungono quelli del trasporto. Inoltre, la Forza Armata ha già predisposto un piano di trasporti aereo e terrestre per la distribuzione dei materiali con 240 autocarri e 38 elicotteri. I trasporti sono programmati dagli aeroporti di Milano, Torino, Verona, Bari, Lamezia Terme Catania e Cagliari.

AERONAUTICA MILITARE

Gli assetti e gli equipaggi dell'Aeronautica sono in stato di allerta operativa, pronti a partire in tempi strettissimi. Le attività vengono coordinate dal comando operazioni aeree di Poggio Renatico. Diversi gli impieghi. In primis il trasporto di pazienti in bio-contenimento. A oggi sono 13 le missioni effettuate. Per fronteggiare l'emergenza è stato creato un hub temporaneo nella base aerea di Cervia, dove sono sempre pronti al decollo elicotteri HH-101 ed equipaggi del 15° Stormo, nonché team di medici ed infermieri specializzati in trasporti in alto bio-contenimento. E poi trasporti da Bergamo ad altri ospedali grazie ai 130-J della 46ª Brigata Aerea. L'Am si sta occupando anche del trasporto di materiale e attrezzature sanitarie in Italia e dall'estero.

MARINA MILITARE

Da ieri, per volontà del ministro Guerini e del capo di stato maggiore Vecciarelli, sono in campo anche i Fucilieri della Brigata Marina San Marco per il controllo del territorio al fianco degli altri militari di Strade sicure anche nell'allestimento di ospedali da campo. Inoltre, la Marina ha istituito un servizio psicologico, costituito da 90 persone, di assistenza al personale civile e militare positivo al Covid e alle loro famiglie.

CARABINIERI

In campo con la territoriale, sia per il pattugliamento delle zone ad alto rischio sia per i controlli dei movimenti in ingresso e uscita dai comuni. Ma i carabinieri stanno supportando la popolazione anche aiutando chi è in difficoltà, facendo la spesa ad anziani soli, trasportando malati in ospedale, come è successo ad Alzano Lombardo, ma anche facendo scorta ai camion dell'esercito che a Bergamo hanno portato le bare o distribuendo quaderni per studiare ai bambini delle Eolie. L'Arma non lascia indietro nessuno, anche col trasporto dei Nas di migliaia di tamponi dagli ospedali all'Istituto superiore di sanità. E poi ritiro di bombole di ossigeno vuote per portarle in caserma e ricaricarle e prevenzione furti.

I carabinieri forestali si occupano anche di dare cibo agli animali con proprietari in quarantena.

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