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L'ultimo miracolo "monzese" e quella promessa: "Scudetto"

L'ultimo capolavoro calcistico di Silvio Berlusconi si chiama Monza

L'ultimo miracolo "monzese" e quella promessa: "Scudetto"

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L'ultimo capolavoro calcistico di Silvio Berlusconi si chiama Monza. E si legge così: acquisto del club in serie C dopo qualche anno di sofferenza nelle serie minori, grazie all'intesa con la famiglia di Felice Colombo, ex presidente del Milan degli anni 80. Poi velocissima e suggestiva scalata: serie B raggiunta al primo tentativo durante la pandemia, poi quindi promozione in due anni dalla B alla serie A, sponda mai toccata prima e sfiorata ripetutamente negli anni 70. Qui nel festeggiare i 112 anni di vita calcistica, la prima missione firmata da Adriano Galliani fu la seguente: «Dobbiamo arrivare al decimo posto che vuol dire classificarsi nella parte sinistra della classifica!». Rimasero in molti a bocca aperta, alcuni si avventurarono in qualche critica precoce dopo il debutto incerto in serie A ma poi venne l'undicesimo posto al culmine di una rincorsa strepitosa. Anche al Monza, come al Milan dopo l'incerto avvio di Liedholm, ci fu la scelta coraggiosa e anche molto rischiosa di puntare su Raffaele Palladino, tecnico della primavera alle prime esperienze di panchina. Il risultato, proporzioni alla mano, fu identico a quello di Sacchi che centrò lo scudetto al primo anno e al suo debutto in A.

Da qui l'interesse, cresciuto, presso calciatori e agenti, nei confronti del Monza, diventato un asset appetibile grazie ai suoi tre indici di appeal che gli appartengono naturalmente e cioè ritrovarsi a pochissimi chilometri da Milano, servita da tutte le migliori infrastrutture, avere in casa l'autodromo di Monza e infine esporre i risultati. Perciò se da una parte, su proposta del consigliere comunale Pier Franco Mappè di Forza Italia, è già stata depositata al comune la proposta dell'assegnazione del Giovannino d'oro alla memoria di Silvio Berlusconi e la mozione per intitolargli lo stadio attualmente U-Power stadium, non deve affatto meravigliare l'attenzione suscitata dal Monza all'estero. In passato, la proprietà Fininvest fece sapere in via informale che c'era la disponibilità a considerare offerte per un socio di minoranza che aiutasse il club nella scalata già programmata, in privato, dallo stesso Silvio Berlusconi.

In una delle tante serate vissute a Villa Gernetto, non fece mistero della sua ambizione. «Un giorno dovremo concorrere per lo scudetto» disse dinanzi a un Adriano Galliani che invece di preoccuparsi per il gigantesco obiettivo fissato, sorrideva di gusto avendo già assistito, nei 31 anni di Milan, a identico comportamento. Alcune indiscrezioni giornalistiche hanno associato già un nome a quello del Monza ed è dell'imprenditore e armatore greco Evangelos Marinakis, 55 anni, già impegnato nel calcio con una quota nell'Olympiacos e nel Nottingham Forrest, fatto risalire in Premier league di recente.

Il contatto sarebbe avvenuto tramite Francois Modesto, che ha lavorato nel calcio greco, e che da qualche mese è passato al Monza con il ruolo di responsabile dell'area tecnica.

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