Elezioni Comunali 2016

"Il M5S cala rispetto al 2013". Guerra di cifre tra Grillo e Pd

I grillini gridano al successo. Ma l'Istituto Cattaneo li stronca: "Il M5S segna un momento di stasi se non di arretramento". E il Pd attacca: "Sono ridicoli"

"Il M5S cala rispetto al 2013". Guerra di cifre tra Grillo e Pd

Ma, alla fin fine, chi ha vinto le elezioni comunale? A sentire i grillini l'Italia sarebbe a Cinque Stelle. In realtà i numeri dicono tutt'altro. Secondo l'Istituto Cattaneo, che ha condotto un'analisi dei voti su alcuni capoluogo di provincia, il centrosinistra sarebbe al 34,3%, il centrodestra al 29,5% e il M5S al 21,4%. Viene così fuori che, confrontando i dati con le precedenti amministrative, i pentastellati avrebbero incassato un pesante calo rispetto al 2013.

"I numeri, si sa, hanno una loro testardaggine - commenta il presidente del Pd, Matteo Orfini - allora se vogliamo analizzare davvero il voto è bene tenerne conto". La baruffa tra dem e grillini è in cors da parecchie ore. Perché, se è vero che i pentastellati hanno conquistato il ballottaggio in due Comuni importanti come Roma e Torino, è anche vero che in ben sei capoluoghi non è nemmeno riuscito a presentarsi e in quindici è rimasto fuori dal ballottaggio. "Fare il calcolo dei voti - conclude Orfini - non è semplicissimo per la presenza di tante liste civiche, ma quello che è certo è che rispetto al 2013 il M5S perde".

L'Istituto Cattaneo ha effettuato alcune elaborazioni dei risultati del voto delle elezioni comunali del 5 giugno per capire in che misura le principali "aree politiche" (centrodestra, centrosinistra, Movimento 5 stelle) nei comuni capoluoghi abbiano riscosso maggiori o minori consensi rispetto alle elezioni politiche del 2013 e alle precedenti amministrative del 2011. Nel suo complesso il centrodestra ha perso circa sette punti percentuali rispetto al 2011, ma ha recuperato parzialmente nel confronto con il 2013. Stesso discorso per il centrosinistra che ha perso circa nove punti rispetto al 2011, ma è leggermente cresciuto in confronto al 2013. Il Movimento 5 Stelle è cresciuto rispetto al 2011, anche in virtù del fatto che nelle scorse comunali non era presente in alcuni comuni del campione, mentre ha perso circa quattro punti rispetto alle politiche del 2013.

Non si può, dunque, parlare di successo del M5S che "segna un momento di stasi se non di arretramento". Un'analisi, quella sposata dal Pd, che manda su tutte le furie Beppe Grillo: "Il Bomba è un cialtrone. Vive nel suo magico mondo e ieri ha dichiarato trionfante davanti telecamere e giornalisti: 'Al primo turno abbiamo portato a casa quasi mille sindaci'.

Nel mondo reale invece - cnclude il comico - le liste presentate dal Pd alle amministrative sono appena 123 (circa la metà di quelle del Movimento 5 Stelle) e i candidati piddini che hanno vinto al primo turno sono 18 (non 1000), diciotto (non mille)".

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