Elezioni Politiche 2018

M5s, parlamentarie infinite: sui voti è ancora mistero

Dalla base accuse e veleni, Di Maio in imbarazzo. Nuove nomine esterne: l'attore Acunzo e il giornalista Di Nicola

M5s, parlamentarie infinite: sui voti è ancora mistero

È stato «un grande esercizio di democrazia mentre gli altri partiti decidono tutto nelle segrete stanze». Luigi Di Maio anche ieri ha ripetuto la frase tormentone, copiata e incollata da molti altri esponenti M5s, che santifica le «parlamentarie». Ma a otto giorni di distanza dalla conclusione della due giorni di voto sulla piattaforma Rousseau, il risultato delle elezioni interne al Movimento è ancora un enigma. Tanto che stanno arrivando prima i nomi degli «esterni» che l'M5S candiderà alle comunali. Dopo Gianluigi Paragone, arriva un altro giornalista, Primo Di Nicola, che a novembre aveva lasciato il gruppo Espresso. Dal cinema arriva Nicola Acunzo, attore visto in un film di Monicelli e un paio di Michele Placido. Nelle Marche correranno l'ex dirigente della Forestale di Pesaro Maurizio Cattoi e Daniela Tisi, direttrice della rete museale dei Monti Sibillini.

Per i nomi del proporzionale invece vacillano anche i punti fermi. Sul «Blog delle Stelle» è stato già pubblicato un elenco di chi ha superato i filtri preventivi e il voto on line, guadagnandosi una candidatura al Parlamento. Ma anche quell'elenco sarebbe provvisorio, stando ad avvisi che circolano nelle chat a cinque stelle: nessuno può ritenersi già candidato, tutti sono precari.

Lo stesso Di Maio, del resto, da giorni ripete che «questa settimana conoscerete i risultati», come a dire che non tutto è ancora stabilito. Anche se il «capo politico» continua a ridurre l'incredibile ritardo nel comunicare l'esito di queste parlamentarie infinite a problema tecnico: «Stiamo riorganizzando i dati in modo da darli in maniera organica», qualunque cosa questo significhi. Eppure, essendo le consultazioni on line, il numero dei voti ricevuti da ciascun candidato dovrebbe essere noto in modo istantaneo. Comunicarlo in modo trasparente non significa solo esaudire una curiosità statistica, ma anche consentire un minimo di controllo della regolarità di una consultazione che in realtà è totalmente in mano a una Srl, la Casaleggio, che gestisce la piattaforma Rousseau. Di fatto, a otto giorni dal voto non si sa nemmeno il totale dei votanti. La senatrice uscente Paola Taverna, al programma radiofonico Un giorno da pecore, si vanta «degli oltre centomila votanti», ma ammette che la cifra ufficiale non è ancora nota. Così come non è noto chi abbia davvero effettuato lo spoglio e sia intervenuto nella selezione. Non si conoscono con certezza nemmeno i nomi dei garanti locali.

Di sicuro le parlamentarie hanno lasciato nella base uno strascico di polemiche e delusione. La delazione sistematica, usata per fare fuori candidati scomodi, ha creato un clima da epurazione degno della Stasi. Un clima che si protrae in attesa di nuove possibili esclusioni che, lamentano gli attivisti delusi, sono finalizzate a fare spazio a «predestinati» che, nonostante la preventiva selezione delle candidature che ha tolto di mezzo gli avversari di molti dei parlamentari uscenti, sono stati puniti dal voto. Uno degli esclusi eccellenti, il foggiano Luigi La Riccia, già candidato alle regionali dell'M5s, ha diffuso un video in cui muove accuse pesanti: «le epurazioni di attivisti visibili erano una manovra per blindare i parlamentari uscenti. Qual è la differenza tra loro e il Pd? In cosa siete diversi se vi siete candidati accanto a figurine senza peso?». Stesso tenore dell'attacco di Riccardo Nuti, deputato siciliano sospeso per la questione delle firme: «Risultati decisi a tavolino in una riunione segreta? Avevano detto che era una fake news, e invece i risultati del voto lo confermano».

Probabile dunque che, all'uscita dei nuovi dettagli sull'esito delle parlamentarie si aprano nuovi casi. Uno si va già profilando: Agostino Santillo, tra i vincitori del voto on line in Campania, è già nel mirino a causa di una nuova delazione: su di lui aleggia il sospetto che abbia in passato militato nelle fila dell'Udc.

Epurazione in vista.

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