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Macron: "Gli operai si trovino un lavoro"

Lo sciopero e lo scivolone del capo dello Stato. Ormai "presidente dei ricchi"

Macron: "Gli operai si trovino un lavoro"

C'è qualcuno che invece di fare casino farebbe meglio a cercare un lavoro là dove potrebbe avere un posto». A microfoni aperti, senza sapere di essere registrato, Macron ha risposto così al presidente della regione della Nuova Aquitania che si lamentava di non riuscire a trovare lavoratori per una fonderia della regione. Problema: non molto distante era in corso una manifestazione degli operai della GM&S, un'azienda di componentistica automobilistica che sta attraversando un momento di crisi con oltre 150 licenziamenti. Il presidente si trovava a Égletons, nel dipartimento della Corrèze nel sud ovest del Paese, per promuovere le sue politiche sul lavoro e i prossimi cambiamenti sulla formazione professionale e l'apprendistato. Ma non ha incontrato i lavoratori che protestavano, accompagnati nella loro marcia da alcuni sindaci della zona.

Ovviamente in molti hanno associato le parole di Macron alle proteste inscenate dai lavoratori, nonostante la smentita dell'Eliseo di qualche ora dopo. Le voci contrarie all'intervento di Macron hanno unito tutto l'arco politico: dalla sinistra di France Insoumise che ha definito le parole del presidente come «vergognose», alla destra sociale del Front National che ha parlato di «disprezzo di classe».

La gaffe di Macron rafforza l'immagine di presidente dei ricchi che sta prendendo sempre più piede nell'opinione pubblica francese. In calo nei sondaggi di gradimento, le ultime scelte politiche non lo stanno di certo aiutando a risalire la china della popolarità: la finanziaria 2018, presentata la scorsa settimana, ha di molto ridotto la base imponibile dell'Isf, l'imposta sui grandi patrimoni, escludendo dal perimetro tassabile i guadagni sugli investimenti, i panfili, i gioielli, le auto di grossa cilindrata e molti altri gadget non proprio popolari. E così Mélenchon l'ha definito «presidente degli oligarchi», i socialisti hanno parlato di presidente «reaganiano» e «tatcheriano». L'obiettivo di Macron è quello di far rientrare i patrimoni che sono fuggiti all'estero alla ricerca di una minore pressione fiscale, sperando che possano così stimolare un cambio di passo nell'economia francese.

Il problema sta nel farlo accettare all'opinione pubblica.

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