Elezioni Politiche 2018

Di Maio lancia le liste "Dibba": "Il Pd? Lecchini"

Via libera alle liste grilline. Il candidato premier, Luigi Di Maio ha presentato i candidati e tra i nuovi nomi spunta quello di Vincenzo Spadafora

Di Maio lancia le liste "Dibba": "Il Pd? Lecchini"

Via libera alle liste grilline. Il candidato premier, Luigi Di Maio ha presentato i candidati e tra i nuovi nomi spunta quello di Vincenzo Spadafora che è stato il più giovane presidente dell'Unicef. Ha un passato legato a nomi coem Rutelli e Montezemolo con Italia Futura. Di Maio ha poi spiegato dove si giocherà la sua battaglia elettorale. Ha scelto il colleggio uninominale di Acerra in provincia di Napoli che di fatto comprende anche Pomigliano d'Arco dove è nato il grillino.

Tra gli altri candidati ci sono i nomi di Alessia d'Alessandro, economista, Ezio Roi, avvocato di Cassazione, ma anche Pier Paolo Sileri, chirurgo di Tor Vergata e Marco Nardin, presidente dei giovani imprenditori di Confartigianato e vicepresidente del Tesla Club Italia. In lista anche l'Ammiraglio Veri, ex comandante delle Forze marine della Nato e a capo degli Alti Studi di Difesa: "Mi dicono: prenderete solo un voto di protesta? E chi se ne frega? Il popolo italiano non ha diritto di protestare?". Ma nelle ultime ore proprio la candidatura di Veri è sfumata come ha raccontato lo stesso ammiraglio: "A malincuore annuncio il ritiro della mia candidatura con il Movimento 5 Stelle. La mia carica di consigliere comunale nel comune di Ortona con una lista civica è incompatibile con quella di candidato nelle liste del Movimento 5 Stelle. Non ero al corrente della regola prevista dal regolamento del M5S che impedisce a chi ha già una carica elettiva di potersi candidare e proprio per questo non avevo ritenuto necessario informare di questa mia carica il candidato premier Luigi Di Maio, al quale va il mio sincero ringraziamento".

Di Maio ha definito le sue liste, in risposta alle accuse del Pd, come liste di "supercompetenti". E nella polemica con i dem si tuffa, infine, anche Alessandro Di Battista che punge il Pd: "Nel Pd hanno leccato il sedere di Renzi e approvato le sue schifezze e ora protestano. Chi è causa del suo mal pianga se stesso, ma tanto prenderanno tante di quelle sberle...

Hanno fatto le leggi e detto signorsi’ solo per essere rieletti".

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