Giornata della Terra

Un menu tutto dedicato agli «alimenti-Panda»

Realizzato coi cibi che i cambiamenti climatici mettono a rischio

Ci sono cibi che sono come i panda: a rischio estinzione. E non pensate a ingredienti di nicchia. Parliamo di mais, fagioli, caffè, cacao, molluschi e crostacei, vino, tè, riso, miele, mele, ciliegie, birra, avocado, sciroppo d'acero e arachidi. Il cambiamento climatico influisce in maniera netta sulle coltivazioni e potrebbe condizionare la produzione di tutti questi cibi. Un allarme che è stato lanciato il 22 aprile scorso nel corso della Giornata della Terra (Earth Day), grande manifestazione promossa dalla ONG internazionale Earth Day Network, che dal 1970 cerca di coinvolgere e sensibilizzare quanti più cittadini possibili circa l'importanza della tutela ambientale per la salvaguardia del pianeta.

Per questo un ristorante romano, Settembrini, ha deciso, a partire da oggi, di dedicare un intero menu ai «Panda Food», quei cibi, per l'appunto, le cui coltivazioni sono seriamente minacciate dal cambiamento climatico. Nella carta ci saranno piatti ideati e realizzati dal resident chef Ciro Cucciniello, come il Crudo di pesce, birra e ciliegie o il Riso frutti di mare e caffè. Ovviamente grande attenzione anche per la carta dei vini, altro «Prodotto Panda», con il noto sommelier Luca Boccoli che proporrà alcune delle etichette della straordinaria cantina che costituisce uno dei fiori all'occhiello di Settembrini. Una selezione che vedrà protagonisti i grandi terroir italiani e internazionali.

«Scoprire che alcuni degli alimenti che consumiamo quotidianamente sono in realtà in pericolo di vita ha destato stupore in molti dichiara Pierluigi Sassi, Presidente di Earth Day Italia . Un clamore certamente importante, perché sensibilizzare l'opinione pubblica sulle rilevanti problematiche ambientali che stiamo vivendo è il nostro obiettivo primario. Anche per questo iniziative come quella di Settembrini sono da apprezzare enormemente, con l'augurio che altri possano seguirne l'esempio».

«Per noi si tratta di un'iniziativa perfettamente in linea con la nostra filosofia dice Marco Ledda, titolare di Settembrini - che ci vede da sempre attentissimi alla scelta e alla qualità delle materie prime, con un rapporto diretto e praticamente quotidiano con chi produce eccellenze, evitando la scorciatoia dei grandi distributori».

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