Mondo

Merkel nelle mani degli avversari. Via al vertice decisivo con l'Spd

Ora Schulz potrebbe forzare la mano su pensioni e sanità

Merkel nelle mani degli avversari. Via al vertice decisivo con l'Spd

Berlino - Si è aperto sotto la sinistra stella del glifosato il nuovo capitolo del negoziato per formare il governo in Germania. Falliti gli incontri per una coalizione fra moderati, liberali e verdi, da ieri sera la cancelliera Angela Merkel ci riprova con i socialdemocratici. Fatto senza precedenti nella storia tedesca post-bellica, il nuovo negoziato si è aperto a palazzo Bellevue, sotto lo sguardo del presidente federale Frank-Walter Steinmeier, fermamente intenzionato a evitare il ritorno del paese alle urne due mesi dopo le elezioni del 24 settembre.

Con la Spd Merkel gioca quasi in casa: era di grande coalizione il suo primo governo (2005-2009) così come lo è quello uscente (2013-2017). E tuttavia una nuova intesa non sarà facile almeno per tre motivi. Il primo: bastonata dagli elettori alle elezioni, l'Spd aveva promesso di tornare all'opposizione; il suo problema è ora tornare al governo senza perdere la faccia. Il secondo: Merkel è senza alternative; che formi un governo di grande coalizione, un esecutivo di scopo o un governo di minoranza con l'appoggio esterno dell'Spd, la cancelliera resta nelle mani dei suoi avversari, ai quali rischia di dover cedere su troppi dossier. Ma dopo aver già forzato la mano ai moderati sull'accoglienza ai profughi, Merkel non può permettersi altri strappi con il proprio partito (la Cdu).

Infine il glifosato. Giorni fa il ministro all'Agricoltura Christian Schmidt della Csu (declinazione bavarese della Cdu) ha dato l'assenso della Germania al prolungamento dell'uso dell'erbicida nell'Ue, in aperta rottura con le linee guida del governo di cui la Spd è ancora formalmente parte. Merkel si è scusata con gli alleati ma l'uscita di Schmidt l'ha indebolita.

Che si possa formare una grande coalizione «è qualcosa che io ancora non vedo», ha detto il capogruppo socialdemocratico al Bundestag Carsten Schnieder, aggiungendo che «le forze centrifughe dentro la Cdu-Csu sono forti». Parole che a Merkel possono costare qualche miliardo di euro di bilancio.

Se su politica estera, scuola ed energia Cdu e Spd vanno d'amore e d'accordo, l'Spd potrebbe forzare la mano della cancelliera in tema di riforma delle pensioni o di spesa per la sanità, con tanti saluti al pareggio di bilancio lasciato in eredità dall'ex ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble.

Commenti