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Merkel trema ancora: la salute della Cancelliera diventa un caso politico

Terzo episodio in poco tempo. Lei rassicura: «Malessere transitorio». La «Bild»: dimissioni

Merkel trema ancora: la salute della Cancelliera diventa un caso politico

Berlino Angela Merkel ha tremato ancora in pubblico. La leader tedesca è stata scossa da un forte tremore nel cortile della cancelleria federale, durante la cerimonia degli onori militari allestita per il primo ministro finlandese Antti Rinne, giunto a Berlino nella sua veste di presidente di turno dell'Unione europea. Era già successo a fine giugno: nel bel mezzo del giuramento di un nuovo ministro tedesco, davanti al presidente federale Frank-Walter Steinmeier, la cancelliera aveva tremato. Subito aveva cercato di controllarsi, prima serrando le mani una nell'altra e poi stringendo le labbra.

Impassibile, il capo del governo di Helsinki ha fatto finta di nulla, concentrandosi invece sull'esecuzione degli inni nazionali da parte della banda della Bundeswehr. Benché attento, anche il seguito della cancelleria è apparso meno preoccupato del solito: d'altronde quello di mercoledì è il terzo episodio di questo tipo di cui Merkel ha sofferto in meno di un mese. A metà giugno i dignitari della cancelleria si erano invece spaventati nel vedere la numero uno del governo vibrare come un giunco a fianco del neo presidente dell'Ucraina Volodymyr Zelenskyj. I malori di Merkel, insomma, stanno lentamente diventando la normalità nell'ultima fase del lungo regno della leader cristiano democratica. Diventata cancelliera a novembre 2005 all'età di 51 anni, Merkel, che compirà 65 anni mercoledì prossimo, lo scorso Natale ha lasciato la guida della Cdu, assicurando che non intende più guidare la Germania a conclusione di questa legislatura. Se non sarà disarcionata prima da qualche tracollo elettorale e se non sarà invitata a farsi da parte dalla guida del partito, Merkel dovrebbe quindi restare al potere fino a tutto il 2021. La salute, ha assicurato, non è un problema.

Poco meno di un'ora dopo aver tremato a fianco del suo ospite finlandese, la cancelliera ha affrontato i giornalisti. «Io sto molto bene», ha dichiarato, «non vi dovete preoccupare per me». Merkel aveva attribuito il suo primo attacco di tremore alla disidratazione e nel secondo episodio aveva mandato avanti il suo portavoce a negare problemi di salute: questa volta però anche nel Paese dove la privacy prevale sulla trasparenza, la cancelleria ha dovuto aggiungere che il suo malessere «è in una fase transitoria» e che sebbene non sia del tutto finito «sono stati fatti dei progressi». Parole che hanno lasciato insoddisfatta la Bild: per il popolare tabloid tedesco «la salute della cancelliera è un problema politico», e ne ha chiesto le dimissioni. A oggi nessuna diagnosi è stata resa ufficiale: l'unico fatto evidente è che sempre più spesso durante le occasioni pubbliche di cui è costellata la sua vita di leader della Germania, Merkel trema. E trema soprattutto quando è obbligata da un inno nazionale o dal discorso di un suo pari grado e restare ferma in piedi, riuscendosi invece a controllare quando può tornare a muoversi. Lo ha dimostrato anche ieri: appena terminata l'esecuzione degli inni finlandese e tedesco, la cancelliera ha guidato Rinne attraverso il cortile della cancelleria, facendo strada con ampi gesti della mano e dispensando grandi sorrisi. Quanto al suo disagio psicofisico, Merkel si è congedata dai giornalisti lasciando tutti in uno stato di poco teutonica incertezza: «Credo che così come è venuto, (il malessere) un giorno se ne andrà.

Ma non ci siamo ancora».

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