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Migranti, Melania dai bambini al confine: «Voglio un'America che governi col cuore»

La first lady in Texas dai piccoli separati dalle famiglie dopo la retromarcia del marito. Su «Time» il bimbo in lacrime a Trump: «Che Paese siamo?»

Migranti, Melania dai bambini al confine: «Voglio un'America che governi col cuore»

New York Il volto umano della Casa Bianca è quello della first lady. Melania Trump si è recata a sorpresa in Texas, al confine fra Usa e Messico, per visitare una struttura di accoglienza per i bambini migranti separati dalle famiglie, mentre nelle stesse ore sul web è diventata virale la copertina di Time Magazine con l'immagine della bimba che si dispera in lacrime e Trump che la guarda. Nei giorni scorsi è stata proprio Melania a fare pressione sul presidente americano perché cambiasse la sua posizione sulla divisione dei minori dalle famiglie entrate clandestinamente dal confine con il Messico, dopo aver detto tramite la sua portavoce di volere «un Paese che rispetta tutte le leggi ma anche che governa con il cuore».

Per qualcuno si è trattato dell'ennesima divergenza in famiglia, per molti soprattutto della conferma del ruolo sempre più di primo piano della first lady. Missione compiuta, comunque, visto che mercoledì Trump ha annunciato una marcia indietro con la firma dell'ordine esecutivo per porre fine alla controversa pratica che ha scatenato le critiche e lo sdegno del mondo intero. L'obiettivo della visita all'Upbring New Hope Children's Center è «ringraziare le forze dell'ordine e servizi sociali per il loro duro lavoro, portare sostegno e ascoltare pareri su come l'amministrazione può potenziare gli sforzi già in corso per ricongiungere bambini e genitori», fa sapere la Casa Bianca. «Sappiamo tutti che questi minori sono qui senza le loro famiglie e voglio ringraziarvi per il vostro duro lavoro, per la compassione e gentilezza che state dando loro in questi momenti difficili», ha affermato la first lady. Mentre la portavoce Stephanie Grisham ha precisato che l'idea di recarsi nel centro di accoglienza «è stata sua al 100 per cento». E, ha aggiunto, è stata una sua idea prima che il presidente firmasse l'ordine esecutivo. La first lady è al confine perché «molto preoccupata da tutto questo, come lo siamo tutti», ha commentato Trump. A Washington continuano i botta e risposta tra il tycoon e la sinistra. «La gente sta soffrendo a causa dei democratici», ha tuonato Trump, puntando il dito in particolare contro il leader della minoranza al Senato Chuck Schumer e la leader della minoranza alla Camera Nancy Pelosi, che ha definito «estremisti delle frontiere aperte». «Ho firmato un ordine esecutivo molto buono ma è limitato - ha aggiunto -. I democratici stanno provocando un grande caos». Il provvedimento siglato da Trump ha creato il caos perché non è chiaro quale sia il destino dei 2300 bambini già separati dalle famiglie, e in tutto il Paese continuano le proteste.

Intanto la Camera ha bocciato una legge sull'immigrazione che non comprende il percorso verso la cittadinanza per i dreamer, e rimandato a oggi il voto sulla misura di compromesso che include la separazione delle famiglie e finanziamenti per il muro, tentando sino all'ultimo di raggiungere i sì necessari.

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