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Morales cerca il quarto mandato: "Attenti al golpe della destra"

Domani i boliviani andranno alle urne per eleggere il presidente della Repubblica e il suo vice, 130 deputati e 36 senatori

Morales cerca il quarto mandato: "Attenti al golpe della destra"

In un clima di crescente contestazione nei confronti del presidente Evo Morales, in lizza per il quarto mandato consecutivo, domani i boliviani andranno alle urne per eleggere il presidente della Repubblica e il suo vice, 130 deputati e 36 senatori. Morales rimane molto popolare nelle aree rurali e tra i poveri. Ma il suo rivale ed ex presidente Carlos Mesa è il favorito dell'alta borghesia. I sondaggi lo danno vincitore, ma potrebbe essere necessario un secondo turno il 15 dicembre per decidere tra di loro. E Morales ha messo in guardia da un possibile colpo di stato - preparato, sostiene, dalla destra - nel caso in cui vinca le elezioni. Il voto di domani si preannuncia come il più difficile per il primo presidente indigeno del continente e il suo Movimiento Al Socialismo. La campagna elettorale è stata segnata da violenze a margine di comizi di Morales, alimentate da boliviani che contestano sempre di più il presidente in carica da 14 anni. Sulla carta è in netto vantaggio, accreditato del 40% delle intenzioni di voto, ma in netto calo rispetto al consenso medio ottenuto finora, oltre il 60%. La crescente insofferenza nei suoi confronti potrebbe ripercuotersi sulle urne: per la prima volta Morales rischia di andare al ballottaggio. Non è chiaro se domani riuscirà a raggiungere il 50% più uno dei voti, o almeno il 40% con un vantaggio di dieci punti sul secondo classificato, l'ex presidente Carlos Mesa, leader del fronte Comunidad Ciudadana, (tra il 22 e il 27%).

Le elezioni di domani potrebbero quindi aprire la strada ad un testa a testa con il suo principale contendente, che definisce la candidatura di Morales incostituzionale e illegittima.

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