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Muri anti-immigrati, tasse giù e dazi su. Ecco la sua America

Pugno di ferro coi clandestini e niente più fondi per la lotta contro l'inquinamento

Muri anti-immigrati, tasse giù e dazi su. Ecco la sua America

Altro che sogno americano, Trump è riuscito a trasformarlo in un marchio da vendere agli elettori. Il nuovo presidente e il suo passo flemmatico sulla passerella del vincitore. Pacato e compito. Ora che, nello spazio di una notte anche la folla sembra meno chiassosa e caciarona, resta l'unica vera questione: il programma politico. A conoscerlo quest'uomo-spot, esuberante e straripante che ha venduto al grande pubblico il suo brand. Dopo gli slogan urlati, le frasi choc, il politicamente scorretto che prende posto, le battute pessime e le figuracce. L'uomo che l'America ha voluto è di pancia e di passioni. Di paure amplificate e speranze negate. Ma chi conosce davvero Trump il politico? Ora che il presidente più insospettabile della storia ha sorpreso sondaggisti e analisti si deve tornare al programma, ai contenuti di un presidente che i giornali americani per primi, hanno trattato come una macchietta. Ha sempre ripetuto «America First», gli interessi americani prima di tutto, nessuna spinta umanitaria, nessun apparente interesse per i disordini in Medio Oriente o la minaccia di una disgregazione dell'Ue. Molta simpatia invece con il presidente russo Putin che gli esperti indicano come la vera minaccia strategica per gli Stati Uniti. C'è tutto nel «contratto rivoluzionario» che The Donald dice di aver stipulato con il suo elettorato.

«Rivogliamo indietro i nostri sogni», ha detto la notte della vittoria. Ambizioso il programma per far tornare grande l'America, più difficile però è individuare cosa sarà davvero il cambiamento di Trump perché Donald ha detto tutto e il suo contrario. Quindi bisognerà vedere se manterrà queste promesse elettorali. La nuova Casa Bianca potrebbe rinegoziare il Trattato di libero scambio nordamericano (Nafta) con Messico e Canada, e annunciare il definitivo ritiro degli Stati Uniti dall'intesa con i paesi del Pacifico e dai negoziati con l'Unione Europea. Trump ha anche minacciato di voler imporre una tariffa del 45% sui prodotti made in Cina.

Una forte inversione di marcia rispetto alla gestione Obama potrebbe esserci sull'ambiente. Il tycoon non crede ai cambiamenti climatici, ha detto che revocherà le restrizioni alla produzione di energie fossili, rilancerà il progetto dell'oleodotto Keystone XL a cui il presidente Obama ha messo il veto nel febbraio 2015. Soprattutto annullerà i contributi di miliardi di dollari promessi alle Nazioni Unite per i programmi di lotta ai cambiamenti climatici. Tra gli annunci che hanno fatto più discutere, la proposta di vietare l'ingresso ai musulmani e la promessa del muro al confine col Messico. Nella pratica potrebbe diventare più difficile per chiunque ottenere il visto per lavorare e vivere in America. Ha promesso di espellere «oltre 2 milioni di migranti criminali e a annullare i visti di Paesi stranieri che non li raccoglieranno». Ha anche detto che chiuderà le frontiere agli immigrati che provengono «dalle regioni inclini al terrorismo», e attiverà «controlli estremi alle frontiere». Prigione di due anni per i clandestini espulsi che tornano negli Stati Uniti. Tra le sue priorità c'è la lotta alla corruzione e all'occupazione. Vuole limitare il numero dei mandati di deputati e senatori al Congresso, congelare le assunzioni dei funzionari federali e vietare per cinque anni ai dipendenti ed eletti di Casa Bianca e Congresso di diventare lobbisti. Trump promette di lavorare con il Congresso per un piano economico che crei 25 milioni di posti di lavoro in dieci anni.

Vuole abolire in tempi più rapidi possibile l'Obamacare, la legge su una minima assicurazione sanitaria obbligatoria universale che porta il nome del presidente uscente. Incurante del debito pubblico, Trump promette tagli alle tasse ma anche mille miliardi di dollari di investimenti nelle infrastrutture in dieci anni grazie a partenariati pubblico-privati e investimenti privati incoraggiati da sgravi fiscali.

Programmi da rispettare, sogni da realizzare.

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