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Nella "nuova" Turchia la musica è blasfema

Pestati per un po' di rock: ecco l'Islam "moderato"

Nella "nuova" Turchia la musica è blasfema

La Turchia di Erdogan che stiamo corteggiando affinché entri a pieno titolo nell'Unione Europea, ieri ci ha offerto un altro spaccato della sua crescente re-islamizzazione. A Istanbul, al grido di «bastardi vi uccideremo», un gruppo di estremisti islamici ha fisicamente aggredito con spranghe e bastoni altri giovani turchi laici. La loro colpa era di trovarsi all'interno di un negozio di dischi che promuove musica occidentale, da loro condannata come «blasfema», e di aver violato il precetto del digiuno nel mese del Ramadan addirittura consumando alcolici, assolutamente vietati nell'islam.

Dobbiamo prendere atto che la radice del male che ha ispirato la violenza degli estremisti islamici turchi contro la musica «blasfema» e contro l'alcol «peccaminoso», è la stessa che ha ispirato le menti assassine che il 13 novembre 2015 a Parigi hanno fatto strage di altri giovani laici, tra cui dei musulmani, perché ascoltavano un concerto nella sala del Bataclan o sedevano ai tavolini dei bar. Ebbene questa radice del male si sostanzia di ciò che Allah prescrive nel Corano e di ciò che ha detto e ha fatto Maometto, ed è la stessa radice del male che ha recentemente ispirato lo stragista degli omosessuali a Orlando e l'assassino della coppia di poliziotti a Parigi. In parallelo è del tutto evidente che l'ennesima aggressione islamica in Turchia contro dei simboli dello stile di vita occidentale non si sarebbe mai verificata se non ci fosse l'avallo politico del regime di Erdogan, un autocrate islamico che mira a seppellire lo Stato laico fondato nel 1924 da Atatürk, che emerge come il principale sostenitore del movimento estremista dei Fratelli Musulmani e senza il quale lo «Stato islamico» dell'Isis non potrebbe sopravvivere 24 ore.

Non è certamente casuale che proprio ora il Parlamento stia vagliando una nuova Costituzione che, secondo il suo Presidente Ismail Kahraman, dovrà essere «una Costituzione religiosa», e «la laicità non può avere spazio nella nuova Costituzione». Così come non è un caso che i direttori della stampa indipendente siano accusati e condannati per «alto tradimento», che sia stata revocata l'immunità parlamentare ai deputati filo-curdi per assicurare il varo della nuova Costituzione islamica di stampo presidenziale che incoronerà Erdogan a nuovo Califfo dell'islam «moderato». La riesumazione di un Califfato turco si profila mentre l'Europa si è prostrata all'arbitrio di Erdogan. La Mogherini è stata appena costretta a silurare l'ambasciatore tedesco Hansjörg Haber, rappresentante dell'Unione Europea in Turchia, per aver osato criticare l'accordo sugli immigrati. Poco prima Erdogan aveva richiamato l'ambasciatore a Berlino per protestare contro la decisione del Parlamento tedesco di riconoscere il genocidio dei cristiani armeni. Fino a quando quest'Europa pavida continuerà a sottomettersi al principale burattinaio del radicalismo islamico dentro e di fronte a casa nostra?

magdicristianoallam.it

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