Mondo

Nozze tra Socialisti e Podemos fanno tremare i servizi segreti

Gli 007 avvertono: una «bomba» l'ingresso nel governo degli uomini di Iglesias. A rischio Nato e Ue

Nozze tra Socialisti e Podemos fanno tremare i servizi segreti

Vigili e preoccupati. Antenne alzate e occhi aperti. L'ingresso nel governo di coalizione spagnolo di Unidas Podemos, partito fondamentalmente antisistema e antimilitarista, accanto al Psoe, è fonte di «enorme preoccupazione» per i servizi di sicurezza e intelligence spagnoli. La Spagna e il prezzo da pagare per uscire dall'impasse elettorale. Sullo sfondo la questione catalana che continua a sfuggire di mano. Lo «storico accordo» per governare la Spagna tra il socialista Pedro Sanchez e il leader di Podemos, Pablo Iglesias fa paura.

Fonti di polizia, della Guardia civile e dei servizi segreti citate dal quotidiano El Mundo valutano la presenza di esponenti del partito di Pablos Iglesias nelle istituzioni come «scomoda», definendola una «bomba». Sul fronte caldo della crisi in Catalogna, sottolineano le stesse fonti, Podemos ha criticato sia la condanna dei leader indipendentisti da parte del Tribunale supremo che gli interventi attuati dalla polizia negli ultimi anni. Ma per i servizi di sicurezza spagnoli, il pericolo maggiore riguarda la possibile interferenza degli esponenti governativi del partito di Iglesias sugli accordi militari che legano la Spagna alla Nato così come all'Unione europea. «Invece di un rafforzamento dei legami militari e un potenziamento della cooperazione politica con partner storici, l'ingresso di esponenti della formazione di Iglesias può provocare diffidenza tra gli alleati militari della Nato» avvertono. Nel suo programma elettorale Podemos sostiene una linea di disimpegno progressivo dall'Alleanza Atlantica per rafforzare la cooperazione con l'Ue oltre a sostenere l'abolizione delle armi nucleari e voler promuovere una cultura di pace. Ai rappresentanti del partito di sinistra radicale non dovrebbe essere affidata la direzione di ministeri chiave per la sicurezza dello Stato - Interni o Difesa - ma comunque la loro sola presenza al consiglio dei ministri non piace affatto a militari e servizi segreti. «Nelle riunioni del Consiglio verranno anche a conoscenza di documenti riservati di Paesi alleati e della Nato, con dati sensili e implicazioni per i loro servizi segreti e di polizia», riferisce ancora il quotidiano spagnolo.

Il piano è di avvicinare i gruppi minori «per ottenere una maggioranza stabile e sostenuta che renderà possibile non solo un voto di fiducia ma una legislatura», aveva detto Sanchez all'indomani del patto. Una reazione comprensibile dopo la batosta dopo il voto. La corsa alle nozze riparatrici con Iglesias sembrava impossibile. Poi, la realtà: gli spagnoli costretti a votare quattro volte in quattro anni. Un record costato solo nelle ultime elezioni alle casse dello Stato 136 milioni di euro. Iglesias aveva risposto cortese all'ex nemico: «lieto di formare un governo di coalizione progressista che coniuga l'esperienza del Psoe con il coraggio di Podemos. Questo è il miglior antidoto contro l'estrema destra».

Sembrano amici senza aver mai fatto davvero pace. Ma reggerà?

Commenti