Elezioni Politiche 2018

Il Pd perde il voto dei giovani

I giovani che hanno votato quest’anno per la prima volta, alla Camera, hanno scelto i Cinque Stelle (43%), poi Lega (19%) e infine Forza Italia (13) e Pd (12)

Il Pd perde il voto dei giovani

Il Pd piace sempre meno, soprattutto ai giovani che preferiscono votare il Movimento Cinque Stelle. È questo il dato più eclatante evidenziato dallo studio dei flussi elettorali compiuto da Swg.

I millennials, i ragazzi nati nel ’99 e che hanno votato quest’anno per la prima volta, alla Camera, hanno scelto i Cinque Stelle (43%), poi Lega (19%) e da ultime Forza Italia (13) e Pd (12) che, viceversa, ha raccolto il consenso degli anziani. Il 26% di loro si è affidato a Renzi, il 22% a Di Maio, il 20 a Berlusconi e solo il 16% a Salvini. Le casalinghe, invece, premiano i grillini (27%), poi la Lega (23%), Forza Italia (21) e Pd (19). L’81% dei piccoli imprenditori ha diviso il suo voto prevalentemente sui 5 Stelle (31%) e sulla Lega (23%), mentre solo il 15 è andato al Pd e il 12 a Forza Italia. Il grillismo ha fatto breccia anche nel 'mondo cattolico’ che gli ha attribuito il 27% dei consensi, precedendo Pd e Fi (20%) e il 17% della Lega.

I flussi elettorali dei partiti

I democratici perdono consenso in favore dei pentastellati (17%) o si rifugia nell’astensione (16%). Dal 40,8% delle Europee di quattro anni fa Renzi ha perso per strada 11,17 milioni di voti, nonostante il 50% degli elettori dem abbia confermato la propria preferenza per lui. Altri, invece, hanno votato per +Europa (3,4), Leu (4%) e, addirittura, il centrodestra (8,4%). Forza Italia, dal 21,6% preso nel 2013 dal Pdl, perde un 7% che per lo più ha votato Lega (22,2%), Fdi (3,7%),5Stelle (7%) o persino Pd (2,3%), mentre altri hanno scelto di astenersi (14,7%).

La Lega è balzata dal 4,1% (1.390.000 voti) del 2013 al 18% di oggi. Cinque anni fa, secondo Swg, il 18,7 aveva già votato per i Lumbard, il 29,5% non li aveva votati e il 51,8% aveva optato per altri partiti: Pdl (25,5%); Scelta civica (4,2%), M5S (8%) e Pd (4,6%). Nel bacino del M5S, che nel 2013 aveva preso il 25,6% (quasi 8,7 mln di voti) confluisce un 22,8% proveniente dagli affluenti Pd (9,8%), Scelta Civica (2%), Sel e Ingroia (2,2%) e pure un 4,4 in arrivo dal Pdl.

Il dato del 57,7% conferma che l'elettorato M5S ha rinnovato fiducia a Grillo e Di Maio, mentre quasi il 20% dei cittadini che nel 2013 non si erano recati al seggio, oggi ha premiato i pentastellati.

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