Elezioni Politiche 2018

Le Pen rivela che Salvini ha già preparato un piano B

La leader del Fn: «Matteo fa bene a rivolgersi a tutti che si battono contro l'Ue». E quindi anche a Grillo

Le Pen rivela che Salvini ha già preparato un piano B

Roma - Un piano B suggerito da Oltralpe. Marine Le Pen dice la sua sull'Italia che si avvia alle urne. E la leader del Front national non si limita a rendere noto, dalle colonne del Corriere della Sera che la intervista, il suo endorsement per il numero uno del Carroccio Matteo Salvini. Ma traccia i confini di un fronte transnazionale, quello che, secondo la sfidante di Macron alle ultime presidenziali francesi, oppone «da una parte loro (lo stesso Macron e Angela Merkel, ndr), i post-nazionali, i mondialisti», e «dall'altra noi, i nazionali, sempre più forti in ogni Paese».

Salvini, ovviamente, è con i «nostri», e a lui Marine riserva parole al miele: «Il mio alleato al Parlamento europeo, Matteo Salvini, sta lavorando per costruire una coalizione allargata, cosa che mi fa molto piacere. Si rivolge a tutti coloro che mettono la lotta contro l'Unione europea al cuore del loro progetto». Tra questi «tutti», prosegue la leader di Fn, ci sono anche i pentastellati, e anche se Marine non apre bocca su eventuali contatti con il Movimento di Beppe Grillo, la politica francese ricorda come «le idee opposte all'Unione europea per come esiste oggi continuano ad avanzare», in tutta Europa. E dunque «non abbiamo legami organici con loro - insiste la Le Pen - ma tutti partecipano comunque alla stessa dinamica, che punta a rimettere in questione l'Unione europea attuale, difesa da Emmanuel Macron e Angela Merkel». Insomma, le idee sono le stesse, anche se i programmi non sempre coincidono. Potrebbe essere abbastanza per far rientrare anche i grillini nella «coalizione allargata» di Salvini di cui parla la Le Pen? Non certo da qui al 4 marzo.

Il Movimento 5 Stelle, come è noto, corre da solo. Ma lo scenario che si apre, quello suggerito dall'erede del fondatore del Front national, è quello di una convergenza di idee, che potrebbe - dopo l'esito delle elezioni - portare a una strana alleanza tra i duri e puri del Movimento che balla da solo e il leader leghista che si è accomodato nel centrodestra tornato unito ma che, con i compagni di coalizione, non ha certo una convivenza sempre facile.

E certo, se il candidato premier a Cinque Stelle Luigi Di Maio dovesse ritrovarsi alla testa del primo partito dopo le elezioni del prossimo 4 marzo - ma comunque ben lontano dall'avere i numeri per governare, vista l'idiosincrasia per le alleanze del partito di Beppe Grillo - il piano tracciato dalla Le Pen potrebbe indicare una vita inattesa e interessante per il neoleader pentastellato, che potrebbe avvicinarsi a Matteo Salvini a caccia di una maggioranza che lo porti al Quirinale e da lì spedito a palazzo Chigi. Un disegno coerente con quanto sostiene la Le Pen nella chiacchierata con il Corriere. Ossia che l'appuntamento elettorale italiano sia quello giusto per dare una «nuova scossa alla Ue», addirittura «l'inizio di una nuova Europa», oltre che «una dimostrazione supplementare che i popoli sono opposti all'Unione europea per il modo in cui funziona oggi». E la strana coppia Di Maio-Salvini porterebbe al primo governo sovranista della «nuova Europa».

Ma per ora è solo fantapolitica.

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