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Il piano choc di Johnson: gli immigrati clandestini deportati in Ruanda

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Il piano choc di Johnson: gli immigrati clandestini deportati in Ruanda

Londra. Un biglietto di sola andata per il Ruanda.

È quello che intende regalare il governo di Boris Johnson ai migranti clandestini che hanno attraversato la Manica cercando rifugio e un nuova patria nel Regno Unito. La decisione, annunciata ieri in una conferenza stampa dallo stesso Primo Ministro britannico rientra nell'ambito del pacchetto di nuove politiche sull'immigrazione che già aveva suscitato reazioni polemiche nel mondo politico.

«Questo tipo di schema si è reso necessario per mettere fine ai mezzi usati nel traffico di esseri umani, così sarà possibile salvare innumerevoli vite» ha spiegato Johnson nella conferenza svoltasi in Kent.

Il Premier ha spiegato di aver raggiunto un accordo con quello ruandese che accoglierà un numero ancora non fissato di clandestini, attualmente detenuti nel Regno. Il ministro degli Interno, Priti Patel, si è infatti recata a Kigali per sottoscrivere il patto tra i due Paesi nell'ambito delle collaborazioni di sviluppo economico. L'idea dell'Home Office è infatti di portare gli immigrati in Runanda, «incoraggiandoli» a rimanere e a rifarsi una nuova vita lì. «Quel Paese - ha proseguito Johnson - ha la capacità di sistemare decine di migliaia di persone negli anni a venire. E fatemi essere chiaro, il Ruanda è uno dei Paesi più sicuri al mondo, globalmente riconosciuto per i suoi sistemi di accoglienza e integrazione migratoria».

Ai giornalisti che gli hanno fatto presente il triste record di violazioni dei diritti umani perpetrate in quei territori e le numerose torture alle quali vengono sottoposti i detenuti il Primo Ministro ha risposto: «Il Ruanda ha subito una trasformazione completa e negli ultimi decenni è diventato un Paese diverso da quello che era». Nel costo totale dell'operazione sarà compreso un iniziale pagamento di 120 milioni di sterline, una cifra già contestata dall'opposizione che ha definito l'intero sistema «non fattibile e non etico». «L'attuale sistema di accoglienza che prevede la sistemazione negli alberghi ci costa già un miliardo e mezzo ogni anno - si è difeso Johnson - la permanenza negli hotel si aggira intorno ai 5 milioni quotidiani ed è destinata ad incrementare». I migranti che arriveranno in Ruanda verranno prima sistemati in un ostello del quartiere Gasabo di Kigali che al momento funge da albergo per turisti e che il governo africano intende acquistare in leasing dall'attuale proprietario. Al momento non è ancora chiaro se verranno spediti in Africa soltanto uomini, se laggiù sarà possibile ricorrere in appello e se il sistema sarà destinato ai soli migranti «economici». Johnson ha anche dichiarato che dalla prossima settimana la Royal Navy assumerà il comando operativo nel Canale per assicurare che «nessun barcone arrivi clandestinamente nel Regno Unito». Lo scorso anno hanno attraversato la Manica in imbarcazioni di fortuna 28,526 persone secondo i dati ufficiali, ma il numero potrebbe essere molto più alto. Decine hanno perso la vita tentando di raggiungere le coste inglesi.

Il ministro Patel aveva dichiarato in Parlamento che «il 70% degli immigrati clandestini che arrivano a bordo dei barconi sono migranti economici» ma i dati ottenuti dal Guardian dallo stesso Home Office evidenziano che il 61% degli immigrati arrivati via mare hanno poi ricevuto il permesso di rimanere come rifugiati.

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