Ponte crollato a Genova

Il ponte scricchiola: "Abbattiamolo"

Niente recupero dei beni degli sfollati. Fiumicino, chiuso un viadotto

Il ponte scricchiola: "Abbattiamolo"

Genova La zona rossa ampliata e, nel timore di possibili scivolamenti di uno dei piloni che sorregge quel che resta di ponte Morandi, lo stop ai lavori nell'area compresa tra via Fillak e via Porro a Genova oltre al divieto di accesso alle case evacuate per il recupero degli effetti personali, per motivi di sicurezza. Dopo una settimana nella Genova che tenta di riprendersi dallo choc del crollo una nuova allerta ha portato a sospendere qualunque operazione nel perimetro dei quartieri sovrastati dalla parte ancora in piedi del Morandi.

Erano già evacuate via Porro e via Fillak ma gli scricchiolii e piccoli distacchi di detriti dalla struttura, segnalati domenica sera da alcuni cittadini, hanno provocato la sospensione precauzionale di qualunque attività, sul versante di levante dell'area, quella tra i quartieri di Certosa e Sampierdarena.

Estesi blocchi e divieti di accesso mentre è stata interdetta anche l'attività degli accompagnatori che aiutavano le decine di sfollati a raggiungere l'interno dei loro appartamenti, vuoti da una settimana. Il tutto fino al termine delle verifiche e fino all'esclusione di eventuali criticità nell'area. Le operazioni potranno riprendere, ha spiegato il capo dipartimento di protezione civile Angelo Borrelli, ieri a Genova «quando tra una decina di giorni la commissione nominata dal ministro delle Infrastrutture avrà potuto portare a conclusione i propri lavori».

Dopo un vertice in prefettura ieri pomeriggio per fare il punto sull'emergenza i vigili del fuoco hanno comunicato la rimodulazione del dispositivo di intervento che, esaurite le attività di soccorso e di ricerca, si sta orientando a garantire il necessario supporto tecnico alle attività dei periti. Non solo, però. per la procura il ponte va abbattuto ma solo quando i monconi non saranno più utili alle indagini

Intanto ieri è stato il giorno della consegna delle prime case alle famiglie rimaste senza un'abitazione dal giorno del crollo. Le chiavi dei primi cinque appartamenti, situati in via San Biagio a Bolzaneto, sul lato opposto del torrente Polcevera rispetto al quartiere evacuato, sono state consegnate alle famiglie assegnatarie dal sindaco di Genova Marco Bucci e dal governatore ligure Giovanni Toti. I nuovi inquilini, 21 in totale, contano tra loro anche alcuni bimbi, il più piccolo di 3 mesi, e alcuni anziani non autosufficienti: avevano la priorità come previsto nelle graduatorie di assegnazione.

Vicino a Roma, intanto, dalle 19 di ieri è stato chiuso il Ponte della Scafa a Fiumicino per verifiche più approfondite sulla stabilità.

«Creerà problemi al traffico ma dobbiamo prendere atto della decisione dei tecnici», ha detto il sindaco.

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