Referendum Costituzionale

Referendum, Cacciari: "Renzi una capra pazza. ​Si farà un partito"

Il filosofo Massimo Cacciari accusa Renzi di aver personalizzato troppo il voto. E avverte: "Non rinuncerà alla politica"

Referendum, Cacciari: "Renzi una capra pazza. ​Si farà un partito"

Massimo Cacciari, filosofo ex sindaco di Venezia, addossa tutte le colpe della sconfitta del Sì al referendum sulle spalle di un uomo solo: Matteo Renzi.

"La responsabilità di questo risultato è al 99% del presidente del consiglio Renzi e della sua scriteriata presunzione", afferma Cacciari in una lunga intervista a Repubblica. "Ha creduto che il referendum sulla riforma costituzionale fosse il terreno buono su cui porre la propria egemonia. Ha perso la scommessa, ma ha così condotto il paese in una situazione di grande difficoltà".

Renzi capra pazza

Il filosofo non è contento del risultato. E si dice "preoccupato" per quello che dovrà venire. "Perciò dicevo di votare Sì al referendum - dice - Ma con le “capre pazze” è impossibile ragionare. E la prima è il presidente del consiglio che ha condotto questa battaglia referendaria con istinti suicidi". Una capra pazza che ha "trasformando il referendum sulla Carta in un referendum su di sé. Se l’avesse condotta pacatamente questa campagna, senza la propaganda faraonica su tutte le reti della tv di Stato, il risultato sarebbe stato diverso".

Per Cacciari il Paese non ha votato con la pancia, ma i cittadini sono stanchi delle classi di governo di tutta europa. "Non si tratta di populismi - afferma - È il popolo che è stanco di questa situazione".

Sul futuro politico dell'Italia il filosofo però non si sbilancia. Non ci sarà nessun ritorno dei "rottamati", pensa Cacciari, ma non è arrivata nemmeno l'ora di Grillo. Con Renzi sempre alla finestra: "È un animale politico non rinuncerà alla lotta politica. Si preparerà a sua volta per le prossime elezioni. Farà il partito di Renzi. In Italia c’è stata una legge sul divorzio e nel Pd lo capiranno: Renzi si farà il suo partito, gli altri il loro e potrebbe essere la soluzione ragionevole per rilanciare il centro sinistra.

Da un lato il partito di centro di Renzi, dall’altro la sinistra. La mia profezia è che ci sarà una legge proporzionale con sbarramento del 3%, e debolissimo premio di coalizione»

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