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La regina Elisabetta ha scelto: il suo fido scudiero sarà nero

Un ufficiale ghanese diventa il più stretto collaboratore Smentito così il presunto razzismo della Royal Family

La regina Elisabetta ha scelto:  il suo fido scudiero sarà nero

La sua foto campeggia in prima pagina, subito sotto agli annunci di invio facile di denaro in patria. Il Ghana, un'ex-colonia britannica. Nana Kofi Twumasi-Ankrah eroe nazionale, il primo uomo di colore a diventare scudiero della regina d'Inghilterra. Onore e orgoglio e pregiudizi da dissipare. Una storia da manuale quella del maggiore Nana, partito con la famiglia nel 1982, quando aveva solo tre anni dal suo paese d'origine per approdare in Inghilterra. Una famiglia di immigrati, lavoro e sacrifici e gavetta. Tanta. Lo racconta lui nella lunga intervista rilasciata sui giornali inglesi che sta facendo il giro del mondo. Sguardo deciso e voce dolce. Un sorriso abbozzato e tanta soddisfazione che traspare. «Ho visto per la prima volta le guardie a cavallo dei Windsor guardando una cerimonia in televisione da piccolo». Sogni che diventano realtà e una storia che è un'iniezione di ottimismo, di buoni propositi e grandi risultati, fatta di lavoro duro che ripaga sempre.

Sposato, due figlie, il maggiore fila dritto verso la meta senza intoppi e tutte eccellenze. Finite le scuole si laurea alla Queen Mary University, entra alla Sandhurst, la più prestigiosa accademia militare nazionale. «Impeccabile», dicono del suo curriculum dal Sunday Times, che ha anticipato la notizia della sua nomina. Il maggiore Nana Kofi Twumasi-Ankrah, chiamato semplicemente Ta dagli amici, è un veterano di guerra dell'Afghanistan e attualmente uno degli ufficiali del reggimento di cavalleria che partecipa alle parate in onore della sovrana. Ha servito il Paese in guerra in Afghanistan, entrando nel reggimento di élite dei Blue and Royals, diventato il primo ufficiale nero dell'Household Cavalry, il reggimento di cavalleria reale che sfila dietro la carrozza della regina e alle parate nel giorno del suo compleanno. Nel 2011 è stato il comandante appunto di «Trooping the Colour», come si chiama la parata che festeggia il compleanno di Sua Maestà, e nello stesso anno è stato il vice-comandante del proprio reggimento alla sfilata per il matrimonio di William e Kate all'abbazia di Westminster.

E oggi, a trentotto anni, il ruolo che farà di lui il più stretto (e fotografato) collaboratore a palazzo reale e in tutte le occasioni pubbliche. Scelto direttamente dalla regina, tra altri candidati, sarà lui ad accompagnare Elisabetta, ora che il principe Filippo all'età di 96 anni ha deciso di ritirarsi dalla vita pubblica. Tra i suoi compiti ci sarà quello di stare vicino alla regina nelle cerimonie pubbliche, fare il suo assistente personale negli impegni ufficiali e dare il benvenuto agli ospiti più importanti nelle residenze reali. Lo scudiero avrà in futuro ancora più spazio e diventerà «l'uomo più visibile accanto alla regina», fa presente il domenicale britannico.

Una nomina la sua che ha anche il merito di azzittire i rumors su un presunto razzismo a Buckingham Palace.

Nel 2001 una segretaria nera del principe Carlo fece causa alla Casa Reale accusandoli di averla ingiustamente licenziata per motivi discriminatori: al processo testimoniò che nella famiglia reale c'erano sempre «battute sulle persone di colore». Reclamo poi respinto dai giudici, ma l'effetto sui media riuscì comunque a gettare un'ombra in tal senso sui reali. «Non sta a me dire se sono un buon esempio di come le nostre culture si mescolano bene. Di certo, quando da bambino guardavo la parata della regina in televisione, non avrei mai immaginato di diventare il comandante di quel reggimento di cavalleria». Eccolo lo scudiero Ta.

Ha già sguainato la spada in difesa della sua sovrana.

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