Coronavirus

Il ritorno alla stessa emergenza di un anno fa. Su ricoveri e intensive, ospedali al limite

In Piemonte annullate tutte le prestazioni non urgenti extra Covid

Il ritorno alla stessa emergenza di un anno fa. Su ricoveri e intensive, ospedali al limite

Ospedali al collasso in Piemonte. Costretti a trascurare i pazienti affetti da tutte le altre patologie perché i malati di Covid19 affollano i reparti che non bastano più.

È la replica dello scorso anno e per questo ancora più difficile da gestire denunciano i medici ospedalieri. Ieri con una circolare è stato annunciato lo stop alle visite e agli esami rinviabili in tutte le Asl e gli ospedali del Piemonte vista la necessità di riconvertire blocchi operatori, reparti di emergenza chirurgici e attività ambulatoriali a causa dell'aumento dei ricoveri per Covid19.

Iniziativa che, denuncia l'Anaao Assomed, il sindacato dei camici bianchi ospedalieri, «è indicativa della sofferenza degli ospedali, che andrà inevitabilmente a peggiorare nei prossimi giorni». E per i medici in prima linea «è solo l'inizio del tentativo di gestire la terza ondata: a breve pronto soccorso ed ospedali saranno nuovamente al collasso». Verrà anche riaperto l'ospedale temporaneo Valentino del Padiglione V di Torino Esposizione, «per riuscire ad assistere tutti i pazienti che a brevissimo non troveranno adeguata sistemazione negli ospedali».

Una situazione di sofferenza che potrebbe a breve allargarsi anche ad altre regioni che sono vicinissime alla soglia di rischio di occupazione dei posti letto ordinari e delle terapie intensive. Da quel fronte purtroppo non arrivano dati rassicuranti dall'ultimo bollettino quotidiano. In 24 ore sono stati registrati 23.641 nuovi casi di coronavirus e altre 307 vittime di Covid. Si conferma una curva in crescita con 355.024 tamponi eseguiti, oltre 20mila in meno del giorno precedente.

Il tasso di positività sale al 6,6 dal 6,3 di due giorni fa. Ma il dato che indica nettamente il peggioramento è la continua risalita degli ingressi negli ospedali che dunque sono di nuovo sotto pressione. Il saldo tra ingressi ed uscite segna un più 46 ma i nuovi ingressi sono anche ieri a tre cifre, 214 che portano il totale a 2.571. Mentre nei reparti ordinari sono state ricoverate 327 persone in più con 20.701 posti letto occupati da pazienti Covid.

Il numero totale dei morti sfiora ormai le centomila vittime da inizio epidemia: sono 99.578. Con questo ritmo in due giorni si raggiungerà un triste record.

Per numero di contagi è sempre in testa la Lombardia, la regione più colpita con 5.658 contagi in 24 ore. Le vittime sono 67. Preoccupa Milano con 1.450 nuovi casi dopo gli oltre 1.500 di due giorni fa. Anche Brescia registra oltre 1.200 casi

In Liguria il governatore, Giovanni Toti, ha disposto la sospensione delle lezioni in presenza per le scuole superiori e il ritorno in Dad al 100 per cento per una settimana. Anche in Toscana da domani le scuole di 40 comuni rimarranno chiuse.

Le nuove ordinanze del presidente della Regione, Eugenio Giani, prevedono la sospensione delle attività dei servizi educativi dell'infanzia e per elementari e medie tutti in dad.

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