Guerra in Ucraina

Sale il rischio escalation con armi di Iran e Corea

Nella guerra, dimenticata dai media, contro Kiev, Putin ha ottenuto il sostegno militare di Corea del Nord e Iran

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Nella guerra, dimenticata dai media, contro Kiev, Putin ha ottenuto il sostegno militare di Corea del Nord e Iran. Il rischio escalation prende corpo. L'alleanza militare con Kim, perfezionata durante il vertice dello scorso 12 settembre a Vostochny, ha generato l'invio di una fornitura di un milione di proiettili di artiglieria alla Russia, che così potrà disporre di munizioni almeno fino a Natale. Non si tratta comunque del primo carico partito da Pyongyang: la Corea del Nord aveva fatto recapitare a Mosca due settimane fa un pacchetto di missili R-73. Putin è più che mai determinato a spezzare la fase di stallo del conflitto e a riprendere parte dei territori con vista sulla Crimea.

Non è escluso che proprio in quell'area possano essere schierati entro la fine dell'anno battaglioni nordcoreani e miliziani provenienti dall'Iran. Ieri una delegazione russa ha incontrato a Teheran il segretario del Consiglio supremo di sicurezza nazionale dell'Iran Ali Akbar Ahmadian. Si è parlato della crisi in Medioriente, ma soprattutto di collaborazione militare per l'Operazione Speciale. Da Bruxelles l'alto rappresentante per la politica estera Borrell tranquillizza Kiev: «le altre crisi non distoglieranno la nostra attenzione dall'Ucraina». Zelensky incassa l'endorsement e spiega: «È importante dare valore a un'Europa di cooperazione».

Nel 617esimo giorno di combattimenti aerei ucraini hanno distrutto due basi russe sulla lingua di Arabat, che costeggia a ovest la penisola di Crimea dal litorale del Mar d'Azov fino alla penisola di Kerch. Lo stesso ponte è stato messo in sicurezza con fumogeni dai target di Kiev. «Nelle ultime 24 ore, il nemico ha bombardato 118 insediamenti in 10 regioni. Questo è il numero più alto di città e centri abitati attaccati dall'inizio dell'anno», ha riferito il ministro degli Interni Klymenko. Due civili sono stati uccisi e 12 feriti in un raid ucraino su Donetsk. L'artiglieria russa ha colpito Komyshuvakha (Zaporizhzhia), Nikopol e Kherson uccidendo 3 persone. Un attacco di droni Lancet degli invasori ha incendiato la raffineria di petrolio di Kremenchuk, nell'Ucraina centrale. Kiev ha denunciato che aerei russi hanno lanciato oggetti esplosivi sulle rotte di navi civili nel Mar Nero. Il Cremlino starebbe preparando nuove unità dell'esercito dedicate a misure anti-sabotaggio per contrastare le attività delle formazioni partigiane nei territori occupati. Uno schieramento di 120 mila soldati ucraini è stato dislocato al confine con la Bielorussia. Si temono sconfinamenti di ex wagneriani.

Annientate 5 stazioni radar russe nel Donbass e a Belgorod.

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