Vaticano

"Scomunicati" i padrini dei battesimi

Sospeso il ruolo anche per la cresima: "Ormai sono solo coreografia"

"Scomunicati" i padrini dei battesimi

Padrini e madrine non hanno più senso. Un tempo erano un punto di riferimento per i bambini, ora sono quasi sempre pura formalità. Anzi, per dirla con le parole dell'arcivescovo di Palermo, «un orpello coreografico». E così l'arcidiocesi siciliana li sospende ad experimentum nel Battesimo e nella Cresima. A stabilirlo è un decreto dell'arcivescovo monsignore Corrado Lorefice che entrerà in vigore dal primo luglio e per la durata di tre anni. «Il ruolo del padrino e della madrina, in occasione della celebrazione dei sacramenti del Battesimo e della Cresima, è un vero e proprio munus che la Chiesa affida ai fedeli che abbiano l'attitudine e l'intenzione di esercitare questo incarico - scrive l'arcivescovo - Nel corso del tempo, convenzioni sociali e abitudini consolidatesi hanno compromesso l'autentico significato di questo ufficio esercitato a nome e per mandato della Chiesa. Confuso spesso con relazioni di parentela se non addirittura con legami ambigui e relegato, il più delle volte, al solo momento rituale, ha perso l'originario significato di accompagnamento nella vita cristiana del battezzato e del cresimato, riducendosi a semplice orpello coreografico in una cerimonia religiosa». La decisione ha aperto la discussione all'interno della Chiesa sull'opportunità o meno di sospendere o abolire l'istituto del «padrinato». Nei riti sarà omessa tutta la parte che riguarda i padrini e agli uffici liturgico e catechistico, insieme al Servizio catecumenale è affidato il compito «di monitorare e verificare, durante questo triennio, l'andamento della nuova prassi e, contemporaneamente, di studiare possibili nuove forme di accompagnamento che richiamino e recuperino il vero senso ecclesiale dell'ufficio del padrino e della madrina».

Finora il padrino e la madrina per la Chiesa hanno avuto un ruolo ben preciso: contribuire con i genitori all'educazione cristiana del bambino. Fino all'entrata in vigore del Codice di diritto canonico nel 1983, in occasione della cresima i maschi erano accompagnati all'altare da un padrino, mentre le bambine da una madrina. Di fatto tra padrino e madrina e figlioccio nasceva la cognatio spiritualis, una sorta di parentela spirituale. Questa usanza è ormai decaduta, infatti è possibile scegliere un padrino o una madrina indipendentemente dal proprio sesso. Il legame con il figlioccio viene semplicemente manifestato con l'imposizione della mano sulla spalla, a simboleggiare la protezione, l'affiancamento. Ma, come atri riti cattolici, anche questo ha perso della sua reale sostanza.

E la provocazione dell'arcidiocesi di Palermo potrebbe aprire la strada a un'abolizione o a un ripensamento di questa figura.

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