La scure sulle partecipate: 2.700 società verso la chiusura

Un terzo delle 8mila partecipate pubbliche ha già il destino segnato. È quanto emerge da alcune indiscrezioni relative all'articolo 20 del decreto attuativo della riforma Madia che dovrebbe andare in Consiglio dei ministri il prossimo 15 gennaio. Le aziende pubbliche che fatturano, per tre anni consecutivi, meno di un milione di euro vanno fuse o messe in liquidazione. Secondo uno studio elaborato per Palazzo Chigi questa soglia farebbe saltare 2.700 società, poco più del 33% di quelle censite dal ministero dell'Economia. Saranno inoltre soppresse le aziende che hanno chiuso in rosso quattro degli ultimi cinque bilanci e quelle che non svolgono servizi di pubblica utilità. Per le «salvate», invece, si profila l'amministratore unico di nomina paragovernativa.

Il dibattito tutto interno alla maggioranza sembra, però, essersi spostato sull'articolo 14 che disciplina le ipotesi di crisi aziendale: i carrozzoni pubblici dovrebbero essere liquidati come quelli privati. Saranno fatte salve le società che svolgono servizi fondamentali per le quali è prevista la possibilità di ricapitalizzazione. Ma c'è già chi, come Cesare Damiano (Pd), chiede più tutele per i lavoratori.GDeF

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