Cultura e Spettacoli

La sfida di Tiziano Ferro Diventare padre senza un compagno

Dopo Elton John, Ricky Martin e Nichi Vendola, pure il cantante gay vuole un figlio. Ma da solo

La sfida di Tiziano Ferro Diventare padre senza un compagno

«Diciamo che, se il cuore riesce a superare la quantità di burocrazia richiesta, allora il figlio lo vuoi per davvero». Così Tiziano Ferro a Vanity Fair. La domanda puntava ad approfondire se il cantautore, single e omosessuale, fosse intenzionato ad avere un bambino anche in assenza di un compagno: e la risposta è un categorico sì. Non solo. Ferro si sta portando avanti con tanto di istruzioni per l'uso: «Sono in America anche per questo spiega al settimanale - . Frequento corsi per aspiranti genitori e mi sono reso conto che c'è tanta razionalità da mettere in questo progetto, lo slancio non basta». Chiude il discorso, però, augurandosi che prima o poi nella sua vita arrivi un compagno con lo stesso desiderio di paternità. Prima di lui, sempre in zona cantautorato di fama mondiale e icona gay, Ricky Martin ha avuto due bambini da madre surrogata.

Due gemelli che oggi hanno otto anni, e che già qualche anno fa parola del cantante non gli hanno risparmiato una gatta da pelare riguardo alle spiegazioni su come fossero venuti al mondo. «Papà, io ero nella tua pancia?» gli avrebbe chiesto uno dei due gemelli, stando al racconto che Ricky Martin ha fatto al programma radiofonico Enrique Santos Show. Domanda complicata, troppo «anatomica» per una risposta franca e adatta al target; il cantante sostiene di essersela cavata spiegando che «tu eri nel mio cuore, e sei ancora nel mio cuore». È probabile che ai corsi per aspiranti genitori si insegni loro anche come raccontare ai bambini che non sempre l'amore tra un uomo e una donna fa di loro un padre e una madre, come per millenni è accaduto secondo natura: i percorsi possono essere più accidentati, chi ha dato alla luce il bambino non fa parte e non farà mai parte della famiglia e della vita che cresce, e quello che ci hanno insegnato essere fondamentale per l'equilibrio affettivo di un bambino può diventare una scommessa complicata. Scommessa alla quale deve essersi preparato anche Elton John, padre di due bambini venuti al mondo, anche loro, da una madre surrogata: Elijah (3 anni) e Zachary (5). «Se dieci anni fa mi avessi detto che avrei sposato l'uomo che amo ha commentato di recente il cantante e che avrei avuto due bellissimi bambini, avrei pensato che tu avessi messo dell'acido nel mio drink».

Non è appannaggio solo delle grandi popstar il ricorso all'utero in affitto e l'avventura da genitori dello stesso sesso. Due mesi fa, Nichi Vendola ha visto battezzare il piccolo Tobia, figlio naturale del compagno Eddy Testa e di madre surrogata, in una parrocchia del Sud Pontino, in provincia di Latina. «Nulla da ridire ha commentato, a scanso di polemiche, il vescovo di Gaeta perché in linea con quello che dice papa Francesco, di non creare nuovi atei».

Sono le quote famose di una concezione tutta nuova della famiglia, e forse i dettami di un trend destinato a crescere, ma ancora sotto una pioggia incessante di perplessità.

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