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Simone, il signore dei fumetti che ha ridisegnato l'America

New York lo ama, ma lui preferisce Lucca. E prepara sorprese

Simone, il signore dei fumetti che ha ridisegnato l'America

Sta diventando una delle forme d'arte più rappresentative della nostra epoca, da arte minore la comic art sta assurgendo a vero e proprio simbolo della contemporaneità insieme alla street art e i disegnatori sono considerati veri e propri artisti con tanto di collezionisti al seguito. Ne è un esempio Simone Bianchi, quarantaseienne artista lucchese, uno dei più importanti disegnatori e illustratori del mondo con opere esposte alla Galérie du 9eme Art di Parigi, alla Chick Jones Gallery di San Diego e al Museo d'Arte Contemporanea di Perugia e valutate dai 2mila ai 15mila dollari. L'illustratore italiano è stato scelto dalla Upper Deck, colosso statunitense delle carte a tema sportivo, un po' come la nostra Panini, per creare 135 illustrazioni in esclusiva di supereroi Marvel: «Dai primi anni '90 ogni due anni la Upper Deck sceglie un disegnatore per creare una collezione di illustrazioni con tema i personaggi della Marvel - spiega Bianchi -. Due anni fa mi contattarono mentre ero alla San Diego Comic-Con International e due mesi dopo avevo l'incarico».

Simone Bianchi è il primo artista non statunitense a essere scelto per questo prestigioso incarico: prima di lui hanno collaborato con Upper Deck artisti del calibro di Joe Jusko, Boris Vallejo e Alex Ross. «Non voglio parlare di consacrazione per scaramanzia, ma è una soddisfazione enorme anche se è stata una grandissima fatica», racconta. «Ho realizzato le 135 tavole richieste in 14 mesi, periodo durante il quale non sono esistite ferie, vacanze o fine settimana». Sessantacinque tavole sono esposte alla Metropolis Gallery di New York, altre sessantacinque verranno esposte nella chiesa dei Servi di Lucca dal 31 ottobre al 4 novembre durante la rassegna Lucca Comics&Games: «È una location fantastica e la manifestazione lucchese mi ha dato molte soddisfazioni nel corso degli anni, così come molte opportunità e sarò sempre grato agli organizzatori per questo». L'artista lucchese infatti ha iniziato la sua carriera nella sua città: «A 15 anni ho iniziato a collaborare col Tirreno di Lucca, poi smisi di disegnare per due tre anni per dedicarmi all'altra mia grande passione, la batteria. Ricominciai dopo essermi innamorato dei fumetti di Bonelli e ovviamente degli albi della Panini e nel 2004 partii per New York con le mie tavole sotto braccio. Lì arrivarono i primi incarichi importanti: iniziai con DC Comics, dove disegnai supereroi come Batman e Green Lantern, per poi approdare alla Marvel dove ho lavorato per dodici anni disegnando Wolverine, gli X-Men, Thor».

Bianchi ha cercato di trasmettere ai supereroi che disegnava il suo essere europeo e italiano: «Lo stile di noi europei è diverso da quello degli americani, noi amiamo il lato introspettivo dei personaggi non solo i superpoteri, vogliamo capire cosa c'è dietro il supereroe, io ho cercato di portare questo gusto europeo in Marvel, ricevendo talvolta molte critiche da alcuni puristi del genere. Però il grande pubblico ha apprezzato questa contaminazione». Sul suo futuro non si sbilancia: «Sicuramente rimarrò a Lucca, è una città che mi ispira e che amo visceralmente, non ho nessuna intenzione di spostarmi a New York». Ma qualcosa di grosso bolle in pentola: «Ho appena firmato un contratto con un colosso, che non è Marvel, per la creazione di una serie di sei numeri con un nuovo personaggio totalmente mio ma fino a dicembre rimane tutto top secret».

E quando chiediamo se c'è di mezzo anche una serie tv Simone sorride ma mantiene il riserbo: «Penso che mi trasferirò dalla pianura alle colline lucchesi».

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