Guerra in Ucraina

La sinistra sdogana il "pacifismo col mitra"

La sinistra sdogana il "pacifismo col mitra"

I jeans sono di sinistra ma con una giacca diventano un po' di destra. Non c'era il tempo di rileggere Bobbio e allora nel mio Pantheon part-time, per mezza giornata, su destra e sinistra ci ho messo Gaber, comunque un grandissimo autore. Già il Covid ci aveva mandato in tilt, noi che eravamo millennials nel Novecento e pensavamo che certe categorie sarebbero state millenarie. Ora la guerra in Ucraina ha dato il colpo di grazia alle nostre certezze. La questione è quella delle armi, se darle a Zelensky che si difende da Putin, quante e di che tipo, sotto l'ombrello della Nato ma quanto sotto l'ombrello americano? E poi, non sarà che favoriamo la cosiddetta escalation, i missili che possono cancellare la Gran Bretagna ma poi tutto il genere umano? Draghi è atlantista integralista, vola a Washington e snobba l'appello alla trasparenza parlamentare di Conte, contrappasso per chi ha governato in pandemia a colpi di (legittimi) Dpcm. Altrettanto legittimamente il Parlamento però ha stabilito che fino a dicembre aiuteremo gli ucraini non a parole. Tolte le varie malizie politiche, stabilità del governo e identità interne, la questione culturale non è secondaria, visto che soprattutto il Pd appoggia la linea del premier e in bocca al ministro Guerini sono finite parole come neutralizzare le postazioni russe. Ma la sinistra non era pacifista? E Marx, nella sua interpretazione politica estrema, non aveva a che fare soprattutto con Mosca? E l'America, in buona parte, compresa la Cia, una politica estera con molte ombre e il capitalismo spietato, non suscitava almeno diffidenza nella nostra intellighenzia rossa? Abbiamo letto in questi giorni che è nato un movimento di sinistra pacifista ma responsabile, via libera agli obici insomma. Il pacifista armato prelude al cattolico integralista in marcia per Assisi con il mitra. Sull'altra sponda, un po' alla destra del centrodestra, Salvini, che ha fatto battaglie furiose (e popolari) sulla legittima difesa con uso di armi, non perde occasione per manifestare il suo disagio sul sostegno militare a Zelensky. Ritorna dalle parti di Conte, senza progetti comuni, ma per dire senza dirlo che il populismo in Italia è quello che negli ultimi dieci anni ha mandato in soffitta destra e sinistra per metterci l'Alto, il Potere da odiare, e il Basso, il Popolo da difendere.

La questione rimane aperta, la confusione è tanta, intanto la guerra, purtroppo, va avanti.

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