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Skripal, identificati gli autori dell'avvelenamento

Si tratterebbe di russi, forse una coppia. Fuggita in aereo dopo un messaggio in codice a Mosca

Skripal, identificati gli autori dell'avvelenamento

Gli indizi raccolti finora parlano di «diverse» persone - sicuramente non una sola, forse una coppia -, cittadini russi, fuggiti a bordo di un volo commerciale dopo aver mandato un messaggio in codice a Mosca. Sarebbe questo, secondo i media, l'identikit degli autori dell'avvelenamento con il gas novichok dell'ex spia russa Sergei Skripal e della figlia Yulia. Secondo l'agenzia di stampa britannica Press Association, gli inquirenti inglesi avrebbero anche già dato un nome ai responsabili.

È la Cnn a parlare specificatamente di «due sospetti», identificati dalla polizia come gli autori dell'attacco con il nervino che, disperso nell'ambiente, ha poi contaminato settimane dopo anche un'altra coppia nella vicina Amesbury, uccidendo una delle due persone. L'identificazione sarebbe avvenuta grazie alle telecamere a circuito chiuso: sono state visionate sia le immagini di quelle situate nella zona dell'avvelenamento, davanti al centro commerciale di Salisbury dove padre e figlia sono stati trovati privi di conoscenza, sia di quelle posizionate negli aeroporti. Gli investigatori hanno poi fatto un confronto con la lista delle persone entrate nel Regno Unito in quel periodo. I dati sono infine stati incrociati con la tecnologia per il riconoscimento facciale, che avrebbe permesso di individuare due «nuove identità», una coppia cioè non nota alle autorità britanniche per l'attività di spionaggio. Secondo Press Association gli inquirenti sono «sicuri» del fatto che i responsabili siano cittadini russi. È invece la Cnn a riportare che, dopo l'attacco, i responsabili sarebbero fuggiti nel modo più semplice: imbarcandosi su un aereo di linea con un biglietto acquistato sotto pseudonimo. Prima di decollare, avrebbero comunicato la loro imminente partenza in un messaggio in codice in russo inviato a Mosca e intercettato dalla base militare britannica a Cipro.

Nel frattempo si sta facendo luce anche sul secondo avvelenamento, quello della coppia di coniugi di Amesbury: Charlie Rowley, 45 anni, è ancora ricoverato in condizioni gravi ma stabili, e la moglie Dawn Sturgess, 44 anni, morta lo scorso 8 luglio. Secondo gli inquirenti Sturgess è stata esposta a una quantità di novichok almeno dieci volte superiore rispetto a quella con cui sono entrati in contatto gli Skripal. Inizialmente si era detto che il gas era contenuto in una bottiglietta che la coppia aveva casualmente trovato per strada e portato a casa. Due giorni fa, però, il fratello di Rowley ha riferito che il nervino era contenuto in una boccetta di profumo, che Sturgess si sarebbe spruzzata addosso.

Questa teoria farebbe pensare, come sostengono alcuni media, che a portare su suolo britannico il novichok sia stata una donna.

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