Elezioni Regionali 2020

Sondaggio, Bonaccini ancora in testa ma Borgonzoni lo tallona

In Emilia Romagna si vota il 26 gennaio: secondo Noto sondaggi il candidato del Pd è avanti di quattro punti sulla leghista

Sondaggio, Bonaccini ancora in testa ma Borgonzoni lo tallona

Manca un mese e mezzo, giorno più giorno meno. Domenica 26 gennaio è data cerchiata di rosso sul calendario della politica italiana, oltre che sulle agende di tutti gli emiliani e di tutti i romagnoli, chiamati a decidere chi sarà il nuovo governatore. I sondaggi raccontano di un testa a testa fra Stefano Bonaccini e Lucia Borgonzoni. Il candidato del centrosinistra viene dato da tutti in vantaggio, di poco, sulla candidata del centrodestra. Prendendo oggi in considerazione i numeri raccolti da Noto Sondaggi, si scopre che il presidente uscente dell’Emilia Romagna andrebbe verso la conferma: il dem oscille tra il 45% e il 49% delle intenzioni di voto.

Contro il volume elettorale del Pd, ecco la forbice dell'esponente del Carroccio, che insegue a breve distanza con l 41-45% delle preferenze.

Di fatto irrilevante la corsa dell'uomo scelto dal Movimento 5 Stelle attraverso la consueta votazione sulla piattaforma Rousseau: il forlivese Simone Benini, secondo l’istituto demoscopico, non andrebbe oltre il 4-8% delle indicazioni. Si tratta però di decine di migliaia di voti che potrebbero rivelarsi decisivi e – chissà – portare a una tanto clamorosa quanto storica vittoria della Lega e dell’intero centrodestra in quella che è la regione "rossa" per eccellenza, in compagnia della confinante Toscana.

Il sondaggio Emg

Nella giornata di ieri, invece, un altro sondaggio che ha fatto tremare Partito Democratico & Co. Già, perché Emg Acqua di Fabrizio Masia ha condotto una ricerca i cui risultati non fanno certo dormire sonni tranquilli e sereni a Bonaccini e al popolo di sinistra emiliano e romagnolo. Infatti, secondo la rilevazione dell’istituto, Lucia Borgonzini starebbe tallonando da vicino, anzi vicinissimo, il candidato delle sinistre: la leghista al 44% mette (molta) pressione al Pd, al 46,5%. Anche secondo gli esperti sondaggisti di Emg Acqua, marginale la candidatura del Movimento 5 Stelle, che si attesterebbe attorno al 5/6%.

Non resta, insomma, che fare una cosa: armarsi di pazienza e attendere l'arrivo della data del voto per scoprire come andrà a finire. Inutile negare l'importanza di questa tornata elettorale regionale, che potrebbe far capitolare definitivamente il centrosinistra e con esso anche l'intera maggioranza giallorossa (sempre più traballante), uscita con le ossa rotte da tutte le consultazioni elettorali locali tenutesi nell'ultimo anno.

E se dovesse arrivare anche il tonfo in Emilia Romagna sarebbe impossibile - o quasi - non tornare alle urne.

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